Un film che potrebbe essere considerato come l'opera della maturità di Moretti. Una storia familiare raccontata con grande sensibilità che avvince e commuove. Buona l'interpretazione di Nanni Moretti, eccellente quella di Margherita Buy. Nanni Moretti non mi delude mai. Veramente questo film mostra un percorso di maturità che il regista ha intrapreso fin da caro Diario.
Mia madre
Margherita è una regista. Sta girando un film sul mondo del lavoro e ha chiamato come protagonista un eccentrico e bizzoso attore americano. Margherita ha anche una madre ricoverata in ospedale, che assiste assieme al fratello Giovanni, fratello e figlio perfetto che è sempre un passo avanti a lei. A causa delle riprese del film che si rivelano più complicate del previsto e del dolore per il lutto che si sa imminente e non si sa come gestire, Margherita confonde realtà, sogno, ricordo e deve trovare la sua strada in tutta questa sofferenza.
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Regia:
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Interpreti:
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Paese:Germania; Francia; Italia
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Produzione:01 - Home Entertainment, 2015
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Distribuzione:Eagle Pictures
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Durata:106 min
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Lingua audio:Italiano (Dolby Digital 5.1)
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Lingua sottotitoli:Italiano per non udenti; Inglese
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Formato Schermo:1,85:1
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Contenuti:dietro le quinte (making of): "Un film e basta: sul set con Nanni Moretti" - "Motore, ciak, azione e stop" - "La tortura dell'attore"; speciale: "Burry Huggins"; scene inedite in lingua originale; trailers
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Elisa Clara Cirino Nicotra 25 novembre 2016
Una lenta e delicata panoramica, che passa per negazione -a volte abnegazione- e accettazione, di una preparazione ad un lutto. Una malattia di un genitore che fa da spunto di riflessione per la figlia, interpretata dalla coinvolgente Margherita Buy, forse la peggiore nemica di se stessa. A tratti onirico, sa ritagliarsi dei momenti comici spesso lasciati ad un John Turturro particolarmente azzeccato. Nanni Moretti che tenta di ''alleggerire'' un po' i suoi schemi, non sempre riuscendoci, ma quanto meno non lascia quel sapore di ripetitiva pesantezza che spesso si associa ai suoi film.
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ADELE AUGRUSO 18 maggio 2016
Mia madre è una straordinaria dichiarazione d’amore nei confronti del cinema e della vita, firmata da un maestro che, riponendo una fiducia autentica nella realtà, non smette seriamente di sorprendere. Quando le risate si sciolgono con una naturalezza disarmante nelle lacrime partecipi all’elaborazione del lutto di Margherita, la sensazione che Nanni abbia ancora una volta catturato le debolezze della nostra quotidianità, immortalandole in un’istantanea universale, acquisisce la forma di una granitica certezza.
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