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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
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Il sorprendente esordio di Donatella Di Pietrantonio: un romanzo che ha il potere e la magia di un incantesimo.
«Un libro brusco e audace... Tocca corde di estrema intensità, senza compiacimenti né sentimentalismi, quasi con cattiveria» – Leonetta Bentivoglio, la Repubblica
«Una voce forte, asciutta, aspra e tuttavia levigata da un lavoro rigoroso sulla parola e sullo stile» – Cristina Taglietti, Corriere della Sera
Una donna, ormai anziana, mostra i primi segni di una malattia che le porta via la memoria e addirittura se stessa. La sua mente sta piano piano diventando una lunga notte senza luna e soltanto la figlia può aiutarla ad attenuare quel buio, ricostruendo la sua storia, ma anche la loro, gravata da un rapporto «andato storto, da subito». Giorno dopo giorno il dipanarsi quotidiano di piccoli e grandi avvenimenti fa riaffiorare ricordi dolcissimi e crudeli, pieni di vita e di verità, a partire dalla nascita della mamma Esperia e delle sue cinque sorelle, nate da un reduce tornato comunista dalla Grande Guerra e da una contadina dritta ed elegante, malgrado le asperità di un'esistenza di privazioni e sacrifici. In un Abruzzo luminoso e aspro, che si staglia come una terra mitologica e lontana, le fatiche della campagna, l'allegria dei matrimoni, la ruvidezza degli affetti, l'emancipazione dall'analfabetismo e la fine della sottomissione femminile si intrecciano al racconto di una lenta metamorfosi dei sentimenti, in un indissolubile legame madre-figlia che oscilla tra amore e odio, nostalgia e rifiuto. Un libro potente e vitale, in cui le vicende personali si uniscono alla storia corale di un'Italia apparentemente cosí lontana eppure ancora presente nella storia di ognuno di noi.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho acquistato questo libro incuriosita dalla tematica molto importante e difficile. Tuttavia, ne sono rimasta delusa. La scrittura non mi ha particolarmente coinvolta, non è stata per nulla una lettura scorrevole, anzi il più delle volte vengono usati artifici retorici piuttosto macchinosi che rallentano la lettura e la comprensione. Infatti, ho avuto difficoltà nel terminare il libro sebbene sia piccino, ma ogni volta facevo fatica. Viste le premesse non so se in futuro acquisterò altri libri di questa autrice, per il momento per me è un no, chissà in futuro.
Io adoro Donatella di Pietrantonio, ho letto tutti i libri e me ne sono innamorata. Ma questo zero assoluto. Non lo consiglio...
In questo romanzo le vicende personali si uniscono alla storia corale di un'Italia contadina, ritratta dagli anni di guerra fino ai nostri giorni. Una donna, ormai anziana, mostra i primi segni della malattia che le toglie i ricordi. La figlia si prende cura di lei e l'aiuta a ricostruire la sua storia, la loro storia, facendo percepire al lettore il sentimento di amore-odio che prova per la madre. La prosa sembra il grido di una figlia che dopo avere implorato inutilmente le attenzioni di sua madre, vorrebbe smettere di amarla, ma fallisce e continua nostalgicamente a cercarla.
Recensioni
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