Credo sia tra gli uomini italiani i cui pettegolezzi precedono la sua persona, ma D'Annunzio è impossibile da catalogare, è stato tutto e il contrario di tutto e in questo libro Guerri riesce a ricostruire le sue debolezze e le sue grandezze attenendosi a fatti concreti e dimostrabili, non da dicerie infondate. Leggendolo ha rafforzato la mia opinione su di lui: "D'Annunzio è stata una persona che molti avremmo voluto essere, ma che quasi nessuno avrebbe desiderato averci a che fare".
La mia vita carnale. Amori e passioni di Gabriele D'Annunzio
"Posa", "finzione", "provocazione", "teatro": ecco i termini associati per decenni al nome di Gabriele D'Annunzio. Con queste parole siamo stati abituati a descriverlo, così ci è sempre stato insegnato. Ma la suggestione della sua poesia, le imprese ardite e la retorica detta appunto "dannunziana" non sono sufficienti a svelare il segreto di una vita "inimitabile". Giordano Bruno Guerri ci conduce lontano da stereotipi, accompagnandoci nelle stanze folli e geniali della dimora dannunziana. Pagina dopo pagina, sfogliando il "libro di pietre vive" che il Vate ci ha lasciato, riscopriamo un uomo che fu seduttore e amante irresistibile, avvinto dal "bisogno imperioso della vita violenta, della vita carnale, del piacere, del pericolo fisico, dell'allegrezza". Grazie al diario (in gran parte inedito) di Amelie Mazoyer, ancella in servizio continuo che il Vate ribattezza Aélis, conosceremo Gabriele D'Annunzio uomo "intero". Geisha, complice e confidente, Aélis si contende il ruolo di preferita con l'elegante musicista Luisa Baccarà e con la cameriera Emilia. Aélis annota per lunghi anni tutto ciò che accade nelle stanze del Vittoriale, registrando ascese e cadute delle "badesse di passaggio": nobildonne, artiste, prostitute, semplici paesane o avventuriere; e un contorno di personaggi non secondari. Su tutto ciò, naturalmente lui, la sua grandezza di poeta e la sua strepitosa vitalità, fatta di genio e di cocaina, invenzione e di ironia: il suo essere un libertario e anarchico, modernizzatore e anticipatore.
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Anno edizione:2017
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Veruska 17 marzo 2022Il D'Annunzio rivelato
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Annamaria.R 05 marzo 2022La mia vita carnale
“Nessuno mi conosce per quello che sono, tutti credono che il mio libertinaggio mi sminuisca, mentre esso mi serve ad avere ancora più sete della mia arte”. Questa la citazione emblematica che Giordano Bruno Guerri ha scelto come premessa all’incipit de “La mia vita carnale…”Molto è stato detto e scritto sul VATE , che forse è stato l’uomo più chiacchierato della sua epoca, ma che mai veramente si è riusciti ad inquadrarlo nello schema di una definizione più ampia e meno convenzionale. Personaggio poliedrico, noto per quella prerogativa tutta sua di uomo che difficilmente sottostà alle regole altrui e per quella disarmante inclinazione a collezionare conquiste amorose, che a dispetto di un’esile struttura fisica e dell’aspetto del tutto insignificante, ha intrecciato storie d’amore con nobildonne e attrici famose. G.B.Guerri con scrittura scorrevole e coinvolgente, punta all’essenzialità della parola con la capacità di esprimere l’inesprimibile. Attraverso ricerche più approfondite negli archivi e nelle stanze del Vittoriale, attraverso i suoi scritti e di quelli di chi l’ha vissuto intimamente , tratteggia la personalità del POETA ,con le sue contraddizioni, manie e fissazioni, delineando nel contempo un profilo il più possibile coerente con la sua vera essenza. Talento, energia, passione, audacia, questi alcuni degli ingredienti che hanno permesso al Vate di plasmare il mondo circostante con la sua idea di mondo interiore. Uomo carismatico, ironico, di una intelligenza superiore, grande oratore e comunicatore, unico nel suo genere, ha saputo primeggiare in tutto ciò che ha intrapreso, anche nei momenti bui e del declino. L’intento di G.B.Guerri non consiste solo nella “semplice “ descrizione di fatti o eventi a noi più o meno noti, quanto quello di farsi intermediario della sua arte , di restituirla nel suo intero soprattutto ai giovani , senza giudizi ne’ pregiudizi.
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barbara di mezza 09 ottobre 2018
Sono rimasta affascinata da Giordano Bruno Guerri durante un'intervista al programma "Quante storie" su Rai 3, per il suo linguaggio e per la sua passione nel raccontare la persona di D'Annunzio. In seguito ad una visita affascinante al Vittoriale ho comprato questo volume che mi ha piacevolmente sorpresa ma soprattutto mi ha tenuta con gli occhi fissi sulle pagine una dopo l'altra. Da questo libro si evince una descrizione del Vate inedita e coinvolgente. La narrazione di aneddoti e vicende si snoda insieme alla descrizione delle stanze della Prioria del Vittoriale, le quali una dopo l'altra nascondono lussuriosi segreti e poesia. Aver letto il volume tutto d'un fiato a seguito della visita al Vittoriale, ha fatto si che la memoria ancora fresca del ricordo del tour, mi permettesse di inserire tutti i personaggi nelle loro stanze. Consiglio vivamente di associare una visita al Vittoriale alla lettura di questo romanzo, il quale ci mostra il grandissimo Poeta come uomo stravagante, lussurioso e capriccioso ma pur sempre uomo, come dimostrato soprattutto alla fine della narrazione quando ormai Gabriele si avvicina alla fine della sua vita unica e fino ad ora inimitabile.
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