Michelangelo Pistoletto. Opere recenti. Galatea - Galleria d'Arte contemporanea, Torino
In 8 (cm 17 x 24), pp. (8). Riproduzioni fotografiche in bianco/nero. Leggera abrasione della carta in un paio di pagine in corrispondenza delle immagini dei Quadri specchianti. Brossura editoriale. Catalogo della seconda mostra di Pistoletto svoltasi presso la Galleria Galatea di Torino nel 1963 in cui l'artista espose per la prima volta i suoi 'Quadri specchianti' che poi diventeranno la sua precipua cifra identitaria. Tra il 1961 e il 1962 l'artista conduce infatti una serie di esperimenti tesi a raggiungere il massimo grado di quell'oggettività che si era precedentemente manifestata nei quadri col fondo nero. Per rendere maggiormente riflettente il fondo prova a utilizzare diversi materiali, tra cui delle lastre di alluminio. Individua infine nell'acciaio inox lucidato a specchio il materiale più idoneo a garantire la migliore specularità del fondo. Per dare la massima obiettività anche alla figura ritratta si risolve poi a utilizzare la fotografia. Le fotografie utilizzate per i 'Quadri specchianti' sono realizzate principalmente, fino alla fine degli anni Sessanta, sotto la direzione dell'artista, nello studio del fotografo Paolo Bressano, conosciuto da Pistoletto negli anni Cinquanta tramite il padre. I Quadri specchianti costituiscono il fondamento dell'opera di Pistoletto, sia della sua successiva ricerca e produzione artistica, sia della sua riflessione teorica. Testo di presentazione di Luigi Carluccio ed elenco delle 20 opere esposte.
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<p class="corpo">In 8 (cm 17 x 24), pp. (8). Riproduzioni fotografiche in bianco/nero. Leggera abrasione della carta in un paio di pagine in corrispondenza delle immagini dei Quadri specchianti. Brossura editoriale. Catalogo della seconda mostra di Pistoletto svoltasi presso la Galleria Galatea di Torino nel 1963 in cui l'artista espose per la prima volta i suoi 'Quadri specchianti' che poi diventeranno la sua precipua cifra identitaria. Tra il 1961 e il 1962 l'artista conduce infatti una serie di esperimenti tesi a raggiungere il massimo grado di quell'oggettivit&agrave; che si era precedentemente manifestata nei quadri col fondo nero. Per rendere maggiormente riflettente il fondo prova a utilizzare diversi materiali, tra cui delle lastre di alluminio. Individua infine nell'acciaio inox lucidato a specchio il materiale pi&ugrave; idoneo a garantire la migliore specularit&agrave; del fondo. Per dare la massima obiettivit&agrave; anche alla figura ritratta si risolve poi a utilizzare la fotografia. Le fotografie utilizzate per i 'Quadri specchianti' sono realizzate principalmente, fino alla fine degli anni Sessanta, sotto la direzione dell'artista, nello studio del fotografo Paolo Bressano, conosciuto da Pistoletto negli anni Cinquanta tramite il padre. <span class="corpo">I Quadri specchianti costituiscono il fondamento dell'opera di Pistoletto, sia della sua successiva ricerca e produzione artistica, sia della sua riflessione teorica. Testo di presentazione di Luigi Carluccio ed elenco delle 20 opere esposte.</span></p>
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Anno edizione:1963
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