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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2023
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Omar, la storia di un bambino coetaneo di mia figlia. Una storia che conoscevo dall’esterno. In questo libro Omar racconta le sue vicissitudini di un bambino stritolato tra le differenze culturali. Ricordo il pensiero di noi genitori pensando a Omar appena portato in Kuwait durante l’invasione dell’Iraq e la guerra conseguente del 1990. La famiglia di Omar che gestisce la cartoleria sotto casa; ai nostri occhi questo papà arabo così preciso nel lavoro. Si, una bella famiglia con la mamma sempre presente. E poi la notizia. Omar portato dal papà via dall’Italia in Kuwait. Le notizie in TV con le immagini di guerra il pensiero a quel bambino. Ora il racconto visto dall’altra parte. I conflitti e le vicissitudini di un bambino occidentale obbligato a vivere in un mondo culturalmente distante. Le sue battaglie e le su sconfitte raccontate con lucidità senza mai trasparire odio. Le due civiltà che penalizzano ognuna per la propria parte le aspirazioni di un bimbo, poi ragazzo ed infine adulto. Quella medio-orientale con la cultura e le regole non sempre accettabili dalla nostra cultura occidentale. E perché no la violenza della nostra civiltà nel negare a Omar un ruolo, quello del mediatore culturale, che avrebbe dato molto più senso alla sua dura esperienza solo per il fatto che sul suo passaporto è scritto “Cittadino Italiano”. E poi la forza della mamma che non molla mai. Mai un pensiero di odio. Eppure, ha combattuto una battaglia senza mai mollare l’obiettivo di volere il bene di Omar. Probabilmente scrivere questo libro per Omar può avere significato un metabolizzazione psicologica della sua esperienza di vita.
Un libro deve scuotere le tue fondamenta e questo libro ha pienamente assolto al suo dovere. ''I miei due cuori nomadi” non è solo pura commozione, no, è molto di più, tocca il punto più profondo e nascosto del lettore, tocca la zona d'ombra che esiste in ogni essere umano. Questo libro t'immerge in una realtà a dir poco sconcertante, ma attraverso gli occhi di un bambino, questa realtà risulterà a tratti edulcorata, perché Omar imparerà ad amare quella terra. Egli attraverserà come un arcobaleno tutte le sfumature delle emozioni. Omar con i due cuori in mano, che si scindono e si fondono senza mai trovare pace, s’immerge in una scrittura che non può che catturare lo sguardo e l'anima del lettore, che si troverà all'interno di un viaggio talmente assurdo da sembrare immaginifico, ma che purtroppo è pura realtà. Questo libro è un cammino, un dolore che prende forma attraverso lo sguardo di un bambino che si è fatto uomo.
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