una storia incredibile, scritta con una fluidità che mi ha sorpreso. è stato il primo libro che ho letto negli ultimi 5? 6? anni, per problemi che compromettono la mia concentrazione. ma questo è volato in due giorni. a volte mi sapeva un po’ della magia delle fiabe con gli animali della foresta, ma con l’amaro marcato della realtà, che fiaba non è. bellissimo.
I miei stupidi intenti
Vincitore del Premio Campiello 2022 - Premio Bagutta Opera Prima 2022 - Premio Salerno Letteratura 2022 - Premio Fiesole Narrativa Under 40
La storia di un animale, di una faina che scopre il mondo, le sue verità e le sue menzogne. Come fosse un personaggio strappato a Camus, e al tempo stesso a un film della Pixar. Un esordio sorprendente.
«Esistono vari modi di strillare un libro magnifico. Ma solo un modo è giusto per "I miei stupidi intenti": leggetelo, leggete questo romanzo in stato di grazia» – Marco Missiroli
Questa è la lunga vita di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli alberi dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna soggiogata dall'uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti. Archy nasce una notte d'inverno, assieme ai suoi fratelli: alla madre hanno ucciso il compagno, e si ritrova a doverli crescere da sola. Gli animali in questo libro parlano, usa-no i piatti per il cibo, stoviglie, tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d'altronde è la natura. Sono mossi dalle necessità e dall'istinto, il più forte domina e chi perde deve arrangiarsi. È proprio intuendo la debolezza del figlio che la madre baratta Archy per una gallina e mezzo. Il suo nuovo padrone si chiama Solomon, ed è una vecchia volpe piena di segreti, che vive in cima a una collina. Questi cambiamenti sconvolgeranno la vita di Archy: gli amori rubati, la crudeltà quotidiana del vivere, il tempo presente e quello passato si manifesteranno ai suoi occhi con incredibile forza. Fra terrore e meraviglia, con il passare implacabile delle stagioni e il pungolo di nuovi desideri, si schiuderanno fra le sue zampe misteri e segreti. Archy sarà sempre meno animale, un miracolo silenzioso fra le foreste, un'anomalia. A contraltare, tra le pagine di questo libro, il miracolo di una narrazione trascinante, che accompagna il lettore in una dimensione non più umana, proprio quando lo pone di fronte alle domande essenziali del nostro essere uomini e donne. I miei stupidi intenti è un romanzo ambizioso e limpido, ed è stato scritto da un ragazzo di soli venticinque anni. Come un segno di speranza, di futuro, per chi vive di libri.
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Autore:
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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elisa 11 novembre 2025una fiaba che racconta la realtà, o la realtà che fa finta di essere fiaba per un po’’.
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PaolaS. 08 novembre 2025Lettura interessante
Non mi è facile esprimere un’opinione lineare su questo libro, perché i pensieri che ho formulato leggendolo sono molto contraddittori e anche un po’ confusi. Sono faticosamente arrivata a metà della lettura e volevo abbandonarlo, perché non capivo dove l’autore volesse andare a parare e non trovavo una chiave di lettura; poi, qualcosa mi ha spinto a continuarlo e alla fine l’ho anche apprezzato, pur essendo un romanzo distante dai tipi di letture che mi sono più congeniali. Ho trovato originale e interessante la narrazione dal punto di vista degli animali “umanizzati”, che affrontano i grandi temi dell’esistenza: vita, morte, religione, amore, amicizia, il sapere e la volontà di tramandare qualcosa di sé, affinché resti traccia della propria vita. Mi sono piaciute anche l’ambientazione e le vivide descrizioni dei luoghi e dei paesaggi, così come la narrazione del tempo della vita scandito dal succedersi delle stagioni e dalla battaglia quotidiana per la sopravvivenza: una vita primitiva ed essenziale, ma piena di profondi dubbi e domande, metafora della nostra condizione di vita attuale. Certo, non l’ho trovato un libro semplice o leggero, e, anche se molto ben scritto, non credo sia una lettura per tutti e per tutti i momenti.
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Bibi 27 ottobre 2025umano, troppo umano
Un libro inaspettato. Un libro che ti scuote sin dalla prima pagina. Parla di animali che fanno cose da animali, eppure le loro azioni sono così assimilabili a un essere umano da rendere la lettura disturbante. È un libro che scorre piacevolmente, facile da leggere, ma allo stesso tempo è un libro che dà schiaffi forti all’anima e lascia un grande bagaglio di riflessioni
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