Un monumento a Dante Alighieri nella citta' di Trento. Ode

In 8 (cm 15,5 x 23), pp. 8. Dedica autografa alla prima carta bianca. Brossura editoriale. Interessante pubblicazione che si lega alla vicenda dell'erezione del monumento intitolato a Dante a Trento. L'erezione di questo monumento veniva considerata un'azione politica da parte degli Austriaci e quindi fu da loro osteggiata. Secondo gli Austriaci, l'idea del monumento era degenerata in un aperto movimento irredentista di carattere politico soprattutto ad opera degli emigrati e dei fuoriusciti. Quando usci' quest'ode di Passavalli, gli Austriaci ebbero ancora maggiori motivazioni per sventolare lo spauracchio irredentista. L'opuscolo fu subito sequestrato ed il sequestro confermato dal tribunale Circolare di Trento il 6 maggio 1890. L'Autore, l'avvocato foggiano Passavalli, fu accusato di alto tradimento e di perturbazione della pubblica quiete e ne fu decretato l'arresto preventivo che non avvenne perche' Passavalli risiedeva a Foggia.