Una lettura molto piacevole, dove il mistero si intreccia con una parte di storia che non dobbiamo dimenticare.
Il morso della vipera
Il suono metallico dei tasti risuona nella stanza. Seduta alla sua scrivania, Anita batte a macchina le storie della popolare rivista Saturnalia : racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l'altra, hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani. Nulla di più lontano dal suo mondo. Eppure le pagine di Hammett e Chandler, tradotte dall'affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle parole. Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il regime. Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità. Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima lavorare. E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa. Forse per questo, quando un'anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l'unica a crederle. Ma come rendere giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c'è niente? Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione obiettiva della realtà. Il fascismo è in piena espansione. Il cattivo non viene quasi mai sconfitto. Anita deve trovare tutto il coraggio che ha e l'intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la letteratura possa fare per renderci liberi. Dopo aver creato Vani Sarca, l'autrice torna con una nuova protagonista: combattiva, tenace, acuta, sognatrice. Sullo sfondo di una Torino in cui si sentono i primi afflati del fascismo, una storia in cui i gialli non sono solo libri ma maestri di vita.
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Autore:
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Edizione:7
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Francesca 13 luglio 2025
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ed 06 luglio 202548h
Un racconto che tiene incollati dalla prima all'ultima pagina. Scrittura fluente e a tratti ricercata, ben descritta l'ambientazione, personaggi ben caratterizzati. L' ho finito in meno di due giorni!
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Disgry 30 giugno 2025Un romanzo storico e giallo al contempo.
Mi è piaciuta l’ambientazione nella Torino del 1935, i rimandi storici dell’autrice a quell’epoca mi hanno affascinato. La trama è avvincente e scorre piacevolmente. Mi sono affezionata ad Anita Bo: una giovane donna non erudita, ma all’avanguardia coi tempi. Non vedo l’ora di leggere gli altri suoi libri.
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