Facile da leggere, corto, amaro. Un uomo qualunque che scopre la propria irrilevanza solo davanti alla morte: Tolstoj ci mostra che la vera trappola non è morire, ma vivere come se fossimo immortali. La lezione? Non è la sofferenza a distruggerci, ma l’illusione di aver vissuto “bene” secondo gli standard degli altri. Un libro che ribalta la percezione del valore: il prezzo della vita è la sua autenticità.
La morte di Ivan Il'ic
Pubblicato nel 1886, questo racconto descrive la vita di Ivan Il'ic, un borghese di buona famiglia, di discreta intelligenza e qualità mondane, costantemente preoccupato del parere dei superiori, che con le loro azioni potrebbero agevolarne la scalata sociale. Anche il matrimonio sembra confacersi alla pratica di vita da lui perseguita nella vita professionale: ha sposato la moglie più per convenienza d'affetto e sociale che per reale innamoramento. Tutto procede per il meglio, fin quando il protagonista non subisce un banale incidente domestico. Cadendo da uno sgabello Ivan Il'ic accusa un forte colpo al fianco, un dolore che con il passare del tempo sarà sempre più costante, costringendolo a consultare numerosi medici per cercare di venirne a capo. Nella situazione di disagio indotto dalla malattia cambiano così le sue priorità. Nell'avere pietà di se stesso, comincia sempre più a essere insofferente verso la rumorosa indifferenza della gente sana. Nessuno lo comprende né gli presta ascolto, tranne un muzik, un paesano, che fin dal giorno dell'incidente aveva cominciato a prendersi cura di lui, peraltro con un atteggiamento improntato a una straordinaria serenità. La malattia lo induce pertanto a rivedere tutta la scala dei valori che aveva ispirato la sua vita, guidandolo alla comprensione della verità: tutto è stato falso, nella vita familiare come nel lavoro. Ma alla fine della sua vita la menzogna si ritira, e Ivan Il'ic riuscirà a morire sereno, con il sorriso sulle labbra.
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Autore:
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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jovy 26 agosto 2025Il costo nascosto di una vita ben vissuta
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sofi 12 luglio 2025un libro imperdibile
Non avrei mai pensato che un libricino del genere mi sarebbe piaciuto. Invece, questo racconto mi ha tenuta incollata ad esso dall'inizio alla fine. Il motivo per cui l'ho apprezzato così tanto è l'attenzione che l'autore rivolge ai temi spesso sottaciuti della morte, del dolore, dei rapporti con le persone e del senso della vita. Consiglierei questa storia soprattutto a chi piace Kierkegaard, poiché la vita di questo personaggio rappresenta il fallimento dell'esistenza etica del giudice Wilhelm.
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matty 07 luglio 2025breve ma potente
All’inizio mi prendeva tantissimo, poi verso la metà ha cominciato a sembrarmi un po’ noioso… quasi stavo mollando. Ma poi — quel finale. Cioè, vogliamo parlarne? È stato un pugno allo stomaco. Non riesco a togliermelo dalla testa. Ivan sembrava un tipo qualunque, ma quando capisci davvero quello che gli succede, ti viene da ripensare a tutto.
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