"Mujeres" è uno di quei libri a cui, una volta chiuso, penserete per un po'. La sensibilità con cui l'autore è riuscito a accogliere la storia di queste sette donne, a cui ha dato voce eclissando totalmente il suo punto di vista, è notevole e meritevole di ammirazione. Nei bateyes della Repubblica Dominicana, le condizioni in cui vive la popolazione sono fortemente precarie: giornalmente si confrontano con razzismo, fame, sfruttamento e oltretutto non dispongono neanche dei servizi basici, quali istruzione e sanità. In questo orrore, però, risuonano forti e vive le parole delle protagoniste che insieme a Raùl Zecca Castel hanno scritto "Mujeres": il modo in cui si confrontano con queste realtà è esempio di grande forza, per non parlare del grande amore che trasuda da ogni loro parola, quello per i loro figli, quello per la vita, nonostante quest'ultima le abbia tradite. Un ringraziamento speciale va a Castel, non solo per questo libro, ma per il suo costante impegno, per dare voce a chi non ce l'ha. Consigliato, così come vi consiglio di recuperare il suo primo libro.
