Maria Assunta Giulia Volpi Nannipieri in arte "Mura" fu una scrittrice di romanzi rosa, la più nota e rinomata della sua epoca (tra gli anni '20 e gli anni '40 del '900), oggi quasi del tutto dimenticata. Per tutta la sua breve vita, Mura incarnò il modello della donna più pratica e indipendente, che punta sì al matrimonio e al crearsi una famiglia ma che si rifiuta di rimanere relegata al semplice ruolo di moglie e madre, una donna che vuole essere anche una lavoratrice autonoma. Come giornalista, Mura incarnò tale immagine di donna moderna. Come scrittrice si fece veicolo del diritto delle lettrici di sognare una realtà diversa, una vita amorosa e sessuale diversa, immaginando scenari che, per contrasto andavano a scardinare l'impianto tradizionale e castrante che il regime fascista aveva iniziato a far valere. Si avvalse della facoltà di immaginare, fantasticare, nei suoi romanzi, dando alle sue lettrici, borghesi e lavoratrici, la pausa dalla realtà, il materiale per il sogno, dettando una regola in ambito letterario per quanto riguardava la narrativa rosa. Questo testo di Marcello Sorgi mi ha fatto non solo conoscere questa scrittrice che conoscevo superficialmente, e solo per la sua triste dipartita, ma mi ha aiutato a conoscere meglio un genere letterario per il quale, lo ammetto, non impazzisco per niente, e anche e soprattutto a comprendere il grande cambiamento che era avvenuto nella condizione femminile nei primi, fragili anni del '900, quando le donne riuscirono a tirare un sospiro di sollievo, non solo liberandosi da corsetti, acconciature elaborate e ruoli marginali, ma anche appropriandosi di una nuova indipendenza e autonomia, indipendenza che fu messa in serio pericolo dal regime fascista. Non avrà incarnato il ruolo di "regina del romanzo rosa", ma con il suo equilibrio tra praticità e desiderio di avere una vita sentimentale e sessuale libera da costrizioni e pregiudizi, Mura ha saputo incarnare il ruolo della donna rivoluzionaria del suo tempo.
Mura. La scrittrice che sfidò Mussolini
Libro finalista del Premio Estense 2023Le vicende private e professionali della donna che ha rivoluzionato la letteratura femminile. Un’artista libera e «politicamente scorretta» e il racconto dell’Italia degli anni trenta, tra moralismo perbenista e la potenza dirompente della letteratura di evasione.
Un incidente che forse non fu tale, con il sospetto di un coinvolgimento del duce. Così si chiude l’esistenza di Maria Assunta Volpi Nannipieri, in arte Mura. Varie volte, direttamente o indirettamente, la scrittrice incrociò sulla sua strada Mussolini, ma a segnarla per sempre fu un caso di censura che ha dell’incredibile. Il duce si espose infatti in prima persona ordinando di ritirare dal mercato «con la massima urgenza» un romanzo che a ben vedere anticipava i canoni razzisti da lui stesso imposti di lì a poco. Che cosa provocò quella condanna senza appello? Il carisma che l’aveva resa autrice di punta della casa editrice Sonzogno e seguitissima firma dei settimanali, attraverso cui influenzava pensieri e costumi delle lettrici? O rimase impigliata nelle maglie di un intrigo più grande di lei? È questo interrogativo, tra i tanti nella breve e tumultuosa vita di una personalità fuori dal comune, a fornire a Marcello Sorgi lo spunto per un’indagine dagli esiti ben più fecondi del pretesto iniziale: seguendo gli sviluppi del «caso Mura», si imbatterà in un insospettabile cortocircuito del regime. Tra ingerenze politiche e vicende sentimentali, rivalità letterarie e scherzi del destino, in un crescendo di colpi di scena, l’azione si sposta dalla provincia italiana a una rampante Milano, dalla Parigi di Joséphine Baker alla Roma delle adunate, dall’Africa coloniale alla Sicilia, laddove, insieme all’aereo su cui viaggia Mura, si infrangono le grandiose aspettative sull’esordiente aviazione civile italiana. Nella riscoperta di questa figura a lungo dimenticata rivivono tutte le contraddizioni di un paese da una parte proteso verso la modernità, dall’altra alle prese con una difficile transizione a una società laica e dinamica.
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Lusio 15 febbraio 2023La voce delle rivoluzionarie di inizio '900
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Discover_book 19 novembre 2022Una scrittrice sconosciuta
Non conoscevo Mura e con amarezza penso al fatto che i libri di letteratura non ne parlino. Se si pensa alle scrittrici dell' '800/'900 si fa spesso riferimento a Grazia Deledda, Matilde Serao, Alda Marini ecc... ignorando l*esistenza di altre capacissime è talentuose scrittrici italiane che hanno raccontato un pezzo del nostro paese, come appunto ha fatto Mura e, concrdetemelo, Maria Messina. Mi piacerebbe che ci fosse più attenzione sulla questione delle scrittrici italiane, soprattutto di quelle dimenticate, e che si cominciasse a parlare di loro anche nelle scuole e a ripubblicare i loro testi in nuove edizioni piuttosto che rifare la nuova ed ennesima versione di Tizio o Caio (comprendo benissimo che i costi sarebbero elevati e il profitto alquanto irrisorio, ma sarebbe il modo giusto per ridare loro giustizia)
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