L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 1995
Anno edizione: 1995
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non è da escludere che il vero capolavoro dei Green Day sia questo disco: Insomniac è infatti più che un semplice album che raccoglie quattordici brani in poco più di mezzora, e soprattutto è ben differente dal giocoso e beffardo Dookie! che aveva rivelato la band californiana a tutto il mondo. Insomniac è un album realizzato in tutta fretta, ma con una serie di brani che dimostrano quanto Billie Joe & soci fossero in stato di grazia, che esce a un anno e mezzo di distanza da Dookie! e cerca di restituire il terzetto alla sua dimensione originale, quella insomma di punk band da garage, veloce e spietata, votata nei testi all'autodistruzione e nell'impatto sonoro a un vero e proprio muro di chitarre distorte e batterie ossessive. Così cattivi, così arrabbiati i Green Day non lo saranno mai più: il pop è dietro l'angolo, ma qui c'è spazio solo per il punk più furente e incendiario.
Un album fantastico che incarna perfettamente lo stile dei green day adottato nel 1994.
I Green Day sono assurti alla celebrità con Dookie!, nel 1994, e soltanto un anno più tardi uscivano con questo Insomniac: troppo presto per sfornare un sequel degno? Operazione di mercato frettolosa e mal riuscita? Tutt'altro: se possibile, Insomniac preme ancora di più il pedale dell'acceleratore (14 tracce, mezzora di durata) e nei testi di Billie Joe Armstrong non v'è traccia alcuna della benchè minima nota ottimistica: morte, autodistruzione, oblio, disperazione e panico sono gli argomenti dei brani di questo disco. Il tutto corredato da un booklet superkitsch, utilizzabile a mo' di poster, assolutamente notevole. Forse Insomniac non contiene i pezzi più facilmente orecchiabili del gruppo, ma rasoiate furibonde come quelle di Geek stink breath, Brain stew e Stuck with me sono comunque rimaste nel cuore dei fans della prima ora del terzetto californiano. Un disco cupo, ma carico di autoironia e di una potenza unica nel repertorio della band.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore