Come il precedente. Scrittura ottima con una buona profondità di pensiero. La storia, però, sebbene lo spunto iniziale sia invitante, seguita a girare su se stessa e a diventare monotona.
Non conosco il tuo nome
Tim è un uomo giovane e attraente, e il passare degli anni sembra avergli donato il fascino luminoso e intenso di un attore di teatro. La moglie Jane conserva intatto il suo amore per lui, e attraverso le piccole difficoltà di ogni giorno il loro matrimonio ha acquisito la forza di un vero legame, complice e sentimentale. Nonostante le lunghe ore passate in ufficio, Tim lavora con passione. È socio di un autorevole studio legale di Manhattan, e ciò che fa è importante per i colleghi e per se stesso. A casa, quando la figlia Becka si nasconde dietro la sua chitarra, con i capelli da rasta e un corpo che non ha ancora superato le rotondità paffute dell'infanzia, Tim riesce sempre a donarle le bugie oneste di un padre, convinto che la figlia sia la ragazza più bella del mondo. Tim ama sua moglie, la propria famiglia, il lavoro, la sua casa. Ma un giorno Tim si alza ed esce. Esce dalla casa, dalla famiglia, dall'ufficio, dalla calda dimora degli affetti, dell'amore, della sicurezza. Esce e inizia a camminare. Per non fermarsi mai più. La sua è una malattia che lo spinge a mettersi in marcia senza potersi arrestare, perdendosi nei meandri della città, nelle periferie, nei sobborghi, nelle strade di campagna. Fino a quando, senza forze, come in trance, crolla e si addormenta. Per ritrovarsi privo di memoria in un luogo sconosciuto, e chiamare e implorare la moglie perché lo venga a recuperare. È una malattia senza nome, insinuante, che non lascia scampo.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2012
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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LakesMeadow 04 marzo 2022
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Se devo utilizzare una parola per definire questo "Non conosco il tuo nome" mi viene in mente solo "spiazzante". Perché una turbe della psiche umana come quella di Tim, il protagonista del libro, è difficile da digerire. Esce di casa inizia a camminare e continua fino allo sfinimento. Fino a quando la moglie lo deve raccattare in giro per la città. Libro cupo, pessimista, senza sconti. Una malattia che nessun medico è in grado di diagnosticare e nessuna medicina in grado di curare. Fino allo sfinimento. Personalmente sono arrivato a fatica alla fine di questo libro alternando momenti di empatia a momenti di stanchezza per un racconto che sembra alle volte avvitarsi su se stesso.
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FRANCESCA ORRU' 11 aprile 2018
Sicuramente la trama è interessante, ti fa rimanere incollata e vuoi subito sapere cosa succederà....se capirai qualcosa. Ma in realtà non lo capisci, ti lascia tanti dubbi e non arriva ad una fine. Non è un libro che rileggerò.
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