Non prenda niente tre volte al giorno. Il lato comico dell'esperienza umana - Pippo Franco,Antonio Di Stefano - copertina
Non prenda niente tre volte al giorno. Il lato comico dell'esperienza umana - Pippo Franco,Antonio Di Stefano - copertina
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Letteratura: Italia
Non prenda niente tre volte al giorno. Il lato comico dell'esperienza umana
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Descrizione


Non solo l'incredibile esiste, ma fa ridere. Antonio Di Stefano e Pippo Franco hanno rintracciato, raccolto e ritagliato una passerella di umorismo involontario. E' bastato sfogliare i giornali ("Ventimila invalidi in corsa per un posto di lavoro"), imbattersi in cartelli di negozi ("Ferramenta: qui chiavi senza posa"), leggere le avvertenze dei prodotti ("Nytol, efficace contro l'insonnia. Avvertenza: può causare sonnolenza") o scrutare le lapidi del cimitero ("Qui riposa Onorio, uomo pieno di vita).

Informazioni dal venditore

Venditore:

Dettagli

14 gennaio 2003
190 p.
9788804512752

Valutazioni e recensioni

  • MARCO ALEKSY COMMISSO

    Quando uscì la prima edizione nel 2003 era una delle prime raccolte "serie" di cartelli assurdi, di prescrizioni mediche fuori dal normale, di frasi nonsense. Poi c'è stata l'invasione di testi simili. "Non prenda niente tre volte al giorno" fu presentato da Pippo Franco in uno degli spettacoli televisivi del "Bagaglino". Irresistibile il cartello esposto in un ferramenta: "qui chiavi subito" o sulla ringhiera di una casa in vendita "la signora di sopra la fa vedere a tutti". In verità alcune frasi riportate sembrano costruite a tavolino. Improbabile che un paziente chieda al suo medico se "ad agosto c'è lei o la sua prostituta" (in luogo di "sostituta"). Forse più credibile il tizio che vuole sentire dal medico "il suo modesto parere". Comunque rimane un best-seller del genere.

Conosci l'autore

Foto di Pippo Franco

Pippo Franco

1940, Roma

Nome d'arte di F. P., attore italiano. Formatosi come comico da cabaret, esordisce al cinema con la commedia musicale Appuntamento a Ischia (1960) di M. Mattoli. La sua figura scenica filiforme e dinoccolata, caratterizzata dal naso importante, riscuote grande successo nella commedia popolare italiana degli anni ’70-80. Qualche titolo emblematico: Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù? (1971) di M. Laurenti, Giovannona Coscialunga disonorata con onore (1973) di S. Martino, Patrocloo! ...e il soldato Camillone, grande grosso e frescone (1974) di M. Laurenti. Nel 1981 sperimenta la regia in La gatta da pelare (commedia in linea con le precedenti). Da sempre attivo anche sul fronte del varietà televisivo, vi si dedica in modo esclusivo nel corso degli anni ’90, legandosi soprattutto al cabaret...

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