Nulla è nero - Claire Berest - copertina
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Letteratura: Francia
Nulla è nero
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Descrizione


Tutto è allegria, tutto è politica, tutto abbatte i pudori e i tabù alle serate mondane di Tina Modotti. Frida ha conosciuto Tina quando, liberatasi del busto in cui, dopo l'Incidente, era racchiusa come una crisalide, ha cominciato a bazzicare la sede del Partito comunista messicano. Con il suo naso italiano, il suo petto scultoreo, il ritmo ciarliero del suo eloquio staccato, Tina ha aperto subito una breccia nel suo cuore. Ed è a una delle serate di Tina che Frida vede per la prima volta Diego Rivera, el gran pintor del Messico, l'artista che, con Orozco e Siqueiros, ha portato la pittura fuori dai salotti borghesi, ha ritrovato la vocazione del colore e della smisuratezza, ha dipinto meravigliosi affreschi in cui uomini e donne si ergono, fieri, a tre metri di altezza. Rivera è un uomo elefantesco, dall'agilità contro natura, che suscita, tuttavia, un sapore immediato di proibito. È, soprattutto, una figura irresistibile per Frida, che non esita, nei giorni successivi, a presentarsi al suo cospetto da sola, senza soggezione. Lei, la meticcia di Coyoacán con vent'anni di meno, la schiena spezzata e le gambe arrugginite, al cospetto del grande pittore. La passione esplode immediata. Frida non ha timore a concedersi a quell'uomo che ha dieci vite di vantaggio su di lei; gli racconta del tragico Incidente, dello schianto dell'autobus e del suo corpo. Gli mostra le sue opere. Diego coglie la forza inusitata che anima quella ragazza e i suoi dipinti, l'ostinazione a vivere e ad amare al di là di ogni capriccio del destino. "Nulla è nero" è un romanzo che narra la storia d'amore tra due figure iconiche del Novecento, il racconto di una passione tumultuosa e, insieme, di un secolo di furori, speranze, ideali e disillusioni. Un secolo in cui l'intensità della vita valeva più della vita stessa.

Dettagli

14 ottobre 2022
224 p., Brossura
Rien n'est noir
9788865599976

Valutazioni e recensioni

  • Rosso come il sangue, blu come la giacca che indossava Diego Rivera durante il loro primo incontro, oro come la polvere che la cosparse subito dopo l’incidente sull’autobus. E’ proprio con i colori che la famosa pittrice messicana utilizzava per dipingere le sue tele che viene guidato il lettore attraverso la vita di Frida Kahlo. “Nulla è nero” è un arcobaleno per comprendere quanto Frida fosse legata – e dipendente – da Diego Rivera, artista cosmopolita e totalmente incapace di resistere alle donne, compresa la cognata. Una relazione tormentata, un “patto col diavolo” per assaporare quella boccata d’aria che ha gli stessi connotati di una pugnalata. Frida sapeva chi avrebbe sposato (un dongiovanni seriale), Diego sapeva chi avrebbe sposato (una donna in perenne lotta contro la morte): entrambi vittime di una concezione dell’amore che nasconde sotto la libertà la prigione. Ma dal loro incontro, nonostante litigi e separazioni, entrambi sapevano di non poter fare a meno dell’altro. Un amore complicato, ma tremendamente eterno. Una sofferenza per sempre. Frida sapeva bene qual era il colore, il sapore, il rumore della sofferenza. Ma nonostante quell’incidente che ha finito per condizionare la sua esistenza per sempre – tra busti ed estenuanti dolori – la pittrice, figlia della rivoluzione messicana, non ha resistito a Diego, quell’uomo che gli avrebbe dovuto dare quel tanto atteso bambino, che però fu vittima di continui aborti. “Nulla è nero”, come il tragico destino di Frida, ti getta addosso senza tanti zuccherini quello che fu, quello che Frida fu costretta a patire tra un intervallo e l’altro dalla quiete. Il libro di Claire Berest è una perla nera per entrare appieno nel fervore artistico del Novecento, fatto di feste, incontri e grandi bevute; di voglia di rivoluzione: “Un secolo in cui l’intensità della vita valeva più della vita stessa”. Una messa a fuoco sulla vita di Frida che non può lasciare indifferenti. Come variopinta fu la vita di Frida, il libro della scrittrice francese non poteva che intitolarsi “Nulla è nero” e procedere nella narrazione con la cadenza dei colori. Colori dalle mille sfumature che raccontano emozioni impossibili da spiegare a parole. In questa biografia edita Neri Pozza c’è tutto: oltre la relazione con Diego Rivera, ci sono i momenti più significativi della vita di Frida Kahlo, il suo sguardo verso la pittura, la voce della sua arte, i suoi affetti e i primi successi delle sue mostre. C’è il dolore dell’incidente, dell’aborto, gli ultimi istanti di vita dell’ecclettica artista, oltre la reazione di Diego alla morte dell’amata. Un romanzo non banale, un’altra voce per raccontare Frida, la donna che ha deciso di sfidare la morte al grido di “Viva la vida!”. Il blog dell'editore

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Claire Berest

Claire Berest pubblica il suo primo romanzo, Mikado, a 27 anni. Seguiranno altri due romanzi, tra cui L’Orchestre vide et Bellevue (Stock, 2016), e due saggi: La Lutte des classes, pourquoi j’ai démissionné de l’Éducation nationale e Enfants perdus. Nel 2017, ha scritto Gabriële, che ha avuto grande successo. 

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