L'officina del Vate. I Taccuini di «Primato» 1896-1907
I Taccuini sono la vera “officina” di Gabriele d’Annunzio. Il poeta descriveva, con rapidi cenni, i luoghi e le persone che incontrava nel suo girovagare per l’Italia e per l’Europa. Questo materiale, scritto sul “campo”, viene quasi sempre impiegato nelle opere maggiori, in particolare, per quel che riguarda i Taccuini di questo volume, il romanzo Il fuoco e le poesie di Maia. Il valore non è solo filologico. Questi, infatti, sono i Taccuini pubblicati da “Primato”, la rivista di Giuseppe Bottai, e rappresentano un tentativo di dare un illustre antenato al Fascismo. Tentativo non riuscito, come dimostra la storiografia più recente. Ma i Taccuini sono anche una bella lettura, a prescindere da tutto il resto. L’occhio del Vate è infallibile, e le sue note, talvolta, si alzano al livello della poesia.
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Anno edizione:2023
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