On the brinks. Memorie di un irriducibile irlandese - Sam Millar - copertina
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Letteratura: Irlanda
On the brinks. Memorie di un irriducibile irlandese
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Descrizione



Uno scrittore che in forza del suo percorso esistenziale così burrascoso racconta il mondo criminale e la strada come pochi, con uno sguardo e una scrittura veloce e cruda, senza compromessi.

«Quando te lo trovi davanti, sulla porta della sua casa di Belfast, capisci la differenza fra chi scrive di vita vissuta e chi esce dai corsi di scrittura creativa…» Enrico Franceschini – Il Venerdì di Repubblica

«L'irriducibilità alla sconfitta e alla resa innerva il timbro della voce dello scrittore. La grinta del ribelle dà il tono» - Tiziano Gianotti, D di Repubblica

«Uno dei memoir più potenti che siano mai stati scritti.» - New York Journal of Book

«Se fosse fiction, sarebbe un thriller eccellente: ma è una storia vera, sostenuta da una scrittura formidabile.» - Rolling Stone

«On The Brinks è un libro meraviglioso, costruito in due atti: il primo a Belfast, il secondo a New York. Due città per due vite straordinarie.» - Le Figaro

Bestseller in diversi paesi, On The Brinks racconta in prima persona le due vite di Sam Millar, dall’attivismo nell’Ira alla partecipazione a una delle più famose rapine della storia americana: una storia avvincente e adrenalinica. Del resto di spunti narrativi nella vita di questo ex militante dell’Ira divenuto scrittore crime di successo ce ne sono tantissimi. Dall’infanzia difficile nei quartieri cattolici di Belfast, alle lotte nel carcere di Long Kesh al fianco di Bobby Sands, dalla militanza nell’Ira, l’esercito repubblicano irlandese, fino al colpo milionario a New York negli anni novanta. Ma al fianco dell’indubbio interesse storico per le vicende narrate, che ripercorrono tutte le tappe più importanti del conflitto secolare tra irlandesi e inglesi, c’è la scoperta di uno scrittore che in forza del suo precorso esistenziale così burrascoso, racconta il mondo criminale e la strada come pochi, con uno sguardo e una scrittura veloce e cruda, senza compromessi.

Dettagli

25 maggio 2016
328 p., Brossura
9788898600526

Valutazioni e recensioni

  • Chiara Baronti

    Ci troviamo davanti all’ennesimo esempio di “guerrigliero” urbano che, dopo un’intera esistenza dentro e fuori il carcere, riesce ad affermarsi, meritatamente, come scrittore di thriller. Carlotto, Valpreda, Eddie Bunker, e Sam Millar, che in quanto irlandese del nord, è una testa calda tre volte tanto. Questo libro però non è una fiction, ma la sua autobiografia, divisa in due parti ben distinte: la prima racconta della dura vita dei giovani irlandesi cattolici a Belfast, l’esperienze estreme nel carcere di Long Kash, la dirty protest, lo sciopero della fame visto dal di dentro. E’ forse, in questa prima metà , il libro più autentico, intenso, fluido e vero, sui troubles irlandesi degli anni 70. Vorresti che i suoi racconti non fossero veri, che le torture subite fossero pura fantasia, ma vorresti anche che non finisse mai di raccontare quella forza vitale, morale, anche fisica che ha spinto lui ed i suoi compagni di avventura, a resistere. La seconda parte, americana, è appunto Americana: l’opulenza accecante della grande Mela, la facilità di vivere in tempo di pace dopo anni di torture subite, la corruzione della società, e il desiderio di mettere a segno il colpo della vita. Lettura consigliatissima che vi fumerete in pochi giorni.

  • FABIO GADIA

    Due romanzi in uno, da leggere tutto d’un fiato. Il giallista Sam Millar ci racconta la sua rocambolesca vita iniziando dall’Irlanda del Nord e dai tempi più impegnati e dolorosi dell’attivismo nell’IRA e della durissima reclusione nei tristemente famosi blocchi H del carcere di Long Kesh. I toni cambiamo decisamente nella seconda parte, quando l’autore schiaccia sul piede dell’acceleratore e ci porta negli Stati Uniti dove si trasferisce ed organizza una rapina ad un furgone porta valori.

  • Giorgia Acciaro

    Dopo aver sentito la presentazione del libro dalla voce dell'autore, affascinata da sempre dall'Isola di Smeraldo, ho letto questo libro tutto d'un fiato, per quanto sia a tratti molto duro e scioccante, da lasciare col groppo in gola. Il libro è ben scritto, quasi dialogato, poco riflessivo ma molto di azione, quasi ci si dimentica che sia un libro autobiografico ma sembra di leggere una sceneggiatura per un film. La storia narrata parte dall'ingenuità di un bambino e adolescente in una terra umile ma piena di dignità, l'evoluzione di un pensiero pacifico e distratto in un combattente per la giustizia. Le parole scorrono ma i concetti sono molto forti, gli avvenimenti hanno condizionato così tanto la vita del protagonista che lui stesso non distingue più cosa sia reale e quanto sarebbe stato comunque il suo destino.

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Foto di Sam Millar

Sam Millar

1955, Belfast

Sam Millar è nato nel 1955 a Belfast, in Irlanda del Nord. Scrittore e sceneggiatore, dopo la lunga militanza nell’Ira è diventato uno degli scrittori di crime e thriller irlandesi più famosi. I suoi libri sono tradotti con successo in tutto il mondo, in particolare quelli con protagonista Karl Krane. In Italia ha pubblicato On the brinks. Memorie di un irriducibile irlandese (Milieu, 2016)

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