Un romanzo tratto da una storia vera, che parla del Cadore, di arrampicate, l’arte di arrampicarsi non consiste nell’afferrare ma nel lasciar andare, nell’importanza di avere due nomi, tutti dovrebbero avere due nomi, quando smetti di usarne uno, puoi sempre utilizzare l’altro. Basato su un gioco di doppi, due gemelli, la madre ha due vite, amori doppi, vite parallele. Due epoche: prima e dopo la guerra. Onesto scriveva lettere alle montagne, ma perché? Scrivi a chi ami… Non si può parlare della trama di questo stupendo romanzo, perché lo spoiler è dietro l’angolo, non resta che leggerlo!
Onesto
Con la storia di Onesto, Santo e Celeste ci emoziona, ci commuove, ci accompagna in alto, dove l'aria è sottile e ci si sentiamo intimamente rinnovati, capaci di guardare la vita con occhi nuovi.
«Credo di aver capito l'amore cos'è. È qualcosa che, se lo metti accanto al cielo, non sfigura.»
Guido Contin detto Cognac abita in un casello dismesso della vecchia ferrovia adagiata tra i boschi del Cadore insieme a Moglie, la sua gatta. È anziano e non possiede più nulla se non una cartelletta piena di lettere indirizzate alle cime delle montagne e respinte al mittente. Sono pagine scritte a mano da un uomo che si firma con il nome di Onesto e racconta la sua vita con il fratello gemello Santo, l'incontro con Celeste, la guerra, la morte e l'amore. Sembrano storie semplici, di persone che accettano il destino senza porsi domande, aggrappate alla vita come i larici ai pendii più scoscesi. E invece rivelano vicende straordinarie: un rapimento, un figlio ritrovato, una terribile violenza, una bomba che cade nella notte, una fotografia nascosta tra le rocce, un segreto pieno di vergogna e, soprattutto, un amore inconfessabile che scorre attraverso la vita come un torrente impetuoso. Nella sua semplicità, Onesto ci rivela qualcosa di universale: “in molti credono che per scalare ci voglia forza, invece è proprio il contrario. Scalare, come vivere, non è questione di tenere, è questione di lasciar andare. Ogni cosa. La paura, l'incertezza, i problemi, le soluzioni, il passato, il futuro, le prese, gli appigli. Tutto quanto. Lasciare andare in un movimento continuo che avvicina al cielo”. Francesco Vidotto è un narratore capace di andare dritto al cuore delle cose.
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Anno edizione:2025

A un passo dal cielo
Lettere inviate alle vette delle montagne che raccontano la vita di Onesto ( il mittente) che si intreccia a quella del fratello Santo. Ricordi di un tempo passato malinconico e importante che Onesto tratteggia delicamente in quelle lettere custodite con amore da Guido. Meraviglioso e intenso come le montagne a cui si rivolge Onesto, questo libro è una scoperta pagina dopo pagina.


Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Valyara 30 agosto 2025per gli amanti della montagna, per gli amanti delle lettere, per chi sa amare
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Carla 24 agosto 2025da non perdere
lettura scorrevole e piacevole, una struttura precisa ed un linguaggio diretto, non comune... finalmente un bel libro che è valsa la pena pubblicare!!
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Anna 13 agosto 2025Il senso dell'amote
È un racconto che ti cattura fin dalle prime pagine e ti accompagna in un mondo "altro" , ricco di quei veri valori che rendono la vita piena e degna di essere vissuta! Bellissimo e profondo!
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