Opium - Maxence Fermine - copertina
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Letteratura: Francia
Opium
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Descrizione

In questo viaggio attraverso le vie dell’Asia – da Ceylon a Singapore fino a Hong Kong, risalendo verso Shangai e giungendo infine nel cuore del Celeste Impero – Fermine crea una storia poetica immersa nel segreto dell’antico Oriente e percorre i misteriosi itinerari di guerra e di passione.


Inghilterra, 1838. Charles Stowe, figlio di un ricco mercante, parte per l'Estremo Oriente alla ricerca del tè più delicato. Nelle Indie scopre l'esistenza del misterioso tè bianco, prezioso e quasi introvabile, prerogativa dell'imperatore cinese e il cui commercio è nelle mani del terribile Lu Chen. Ossessionato dalla bevanda, ma soprattutto dalla bellissima Loan, moglie di Lu Chen, Charles accetta un patto pericoloso: in cambio di un carico di oppio, potrà trascorrere sette giorni in compagnia di Loan, ma se alla fine non avrà la forza di partire abbandonandola, dovrà pagare con la sua vita. In questo viaggio attraverso le vie dell'Asia - da Ceylon a Singapore fino a Hong Kong, risalendo verso Shangai e giungendo infine nel cuore del Celeste Impero - Fermine crea una storia poetica immersa nel segreto dell'antico Oriente e percorre i misteriosi itinerari di guerra e di passione.

Dettagli

Tascabile
11 gennaio 2023
144 p., Brossura
9788830110090

Valutazioni e recensioni

  • Ely
    Il mondo nelle foglie di te

    Opium è un romanzo breve ma densissimo, che incanta per la sua delicatezza e profondità simbolica. Ambientato nella Cina dell’Ottocento, segue Charles Stowe, giovane inglese erede di un negozio di tè, in un viaggio iniziatico alla scoperta dei segreti della bevanda. Il tè diventa metafora di conoscenza, purezza e desiderio, e il percorso di Charles si articola attraverso i quattro colori del tè – nero, verde, blu e bianco – ciascuno legato a una tappa spirituale. Fermine costruisce un universo poetico dove ogni dettaglio – dal numero 31 al fiore di papavero tatuato, dalle tazze scelte al patto di sangue – è carico di significati nascosti. Il romanzo richiama la sua trilogia dei colori, ma anche suggestioni dantesche e pucciniane. Loan, figura femminile centrale, incarna la musa sensuale e inafferrabile. Il suo doppio nome – Loan e Opium – rivela la duplicità dell’amore e della dipendenza, in un gioco di specchi che confonde passione e perdizione. Il viaggio di Charles si trasforma in un percorso interiore, dove la sete di verità si intreccia alla malinconia del sapiente. Opium dialoga con opere come Il Profumo di Süskind e con la lirica di Turandot, evocando riflessioni sulla conoscenza e sull’infinito. Lo stile di Fermine, essenziale e musicale, può apparire prevedibile, ma non è mai noioso: tra le righe si cela sempre qualcosa di più profondo. In poche pagine, Fermine riesce a far sfiorare l’assoluto, come Dante, ma con l’effetto collaterale di una sete che non si può saziare. Eppure, è proprio questa sete – questo “nero” esistenziale – che permette di vivere pienamente, perché le piccole luci diventano abbaglianti. Dal nero e dal bianco nascono musica, scrittura, figure: la vita stessa.

  • Il tempo passa e i gusti cambiano

    Ho riletto dopo almeno quindici anni questo libro. La prima volta lo lessi d'un fiato e mi appassionò tanto quanto gli altri di Fermine. Restai colpito in particolare dalla storia, poetica e avventurosa. Questo piacere è rimasto anche in questa seconda lettura, ma ora mi accorgo anche di quello che non c'è: profondità. La scrittura è molto, troppo semplice; le considerazioni sulla vita sono brevi e superficiali; i personaggi piuttosto piatti. Si legge con piacere ma non incide nella memoria un solco degno di nota.

Conosci l'autore

Foto di Maxence Fermine

Maxence Fermine

1968, Albertville

Maxence Fermine è nato ad Albertville, ha trascorso parte della sua infanzia a Grenoble e attualmente vive in Alta Savoia. Ha pubblicato Neve (Bompiani, 1999), che ha già raggiunto ventisei edizioni, Il violino nero (Bompiani, 2001), L’apicoltore (Bompiani, 2002), che ha ricevuto il Premio Murat “Un romanzo francese per l’Italia”, La trilogia dei colori (Bompiani, 2003), cofanetto che raccoglie i tre volumi precedenti, Opium (Bompiani, 2003), Billard Blues (Bompiani, 2004), Amazone e la leggenda del pianoforte bianco (Bompiani, 2005) e Tango Masai. l'ultimo sultano (Bompiani, 2006), Il labirinto del tempo (Bompiani, 2008).

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