L' «Ostpolitik» della Santa Sede e la Jugoslavia socialista. 1945-1971
La complessa situazione politico-religiosa nella Jugoslavia di Tito rappresenta un caso di particolare rilevanza fra quelli trattati dalla diplomazia pontificia negli anni dell'Ostpolitik. Ciò per la scelta operata dal suo leader dell'autonomia da Mosca e del non allineamento nel mondo bipolare. Il presente lavoro affronta un arco temporale corrispondente ai pontificati di Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI; cioè, dalla ripresa dell'attività della nunziatura in Jugoslavia nel dopoguerra, all'interruzione dei rapporti tra i due soggetti internazionali nel 1952. Quindi, dall'apertura del dialogo e poi dei colloqui ufficiali, dal 1964, che portarono alla conclusione di un protocollo d'intesa tra il Vaticano e Belgrado nel 1966. L'opera s'inserisce nel solco degli studi dedicati alla politica orientale della Santa Sede e si avvale, in particolar modo, della documentazione del principale negoziatore, Agostino Casaroli, conservata presso l'Archivio Storico della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato.
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Anno edizione:2020
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