Il paradosso della stupidità. Il potere e le trappole della stupidità nel mondo del lavoro
«Un po' di stupidità fa bene all'azienda? sì, a patto che si tratti di quota minima e che i comportamenti acritici non diventino la pratica più diffusa. Perché invece abituare i dipendenti a dare il meglio di sé e favorire l'espressione di atteggiamenti critici, alla lunga rende molto di più di quella "stupidità funzionale" che sul brevissimo periodo può sembrare utile»- Francesco Bolino, La Repubblica.
«Il paradosso della stupidità è un nome nuovo per una storia antica. Chiunque abbia lavorato per e dentro un'azienda si è accorto che talvolta a un dipendente conviene fare una cosa che lui ritiene stupida. In questo modo compiace i capi e l'apparente mancanza d'intelligenza è funzionale alla sua carriera e a un buon clima interno» - Paolo Legrenzi, Il Sole 24 Ore.
La stupidità funzionale può essere una vera catastrofe. Può portare a fallimenti aziendali, tracolli finanziari e altri disastri. Esistono innumerevoli esempi, nella realtà quotidiana, di organizzazioni che accettano comportamenti assurdi, che vanno dal non porsi domande allo svolgere pedissequamente compiti ripetitivi. Eppure, una piccola dose di stupidità può essere utile per alimentare l'armonia e favorire il successo. È il paradosso della stupidità: un comportamento discutibile può rivelarsi positivo nel breve termine ma un disastro nel lungo periodo. Alvesson e Spicer affrontano con spregiudicatezza i prò e i contro della stupidità funzionale. Scoprirete cosa rende un ambiente lavorativo irresponsabile e come, nel mondo del lavoro, i comportamenti conformistici debbano essere bilanciati da una cultura che incentiva la riflessione critica e il mettere in dubbio, incoraggiando le persone a utilizzare appieno l'intelligenza in nome della gratificazione personale e del successo organizzativo.
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Anno edizione:2017
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In commercio dal:23 marzo 2017
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