DEVASTANTE E STRAZIANTE... e menomale (insomma!) che non ho ancora figli! All'inizio della lettura, discutendone con il mio fidanzato, ho parlato male di questo libro, perchè mi sembrava tutta trama e niente spunti di riflessione. Mi devo ricredere. Non è certo da inserire tra la miglior letteratura di tutti i tempi, ma sicuramente commuove, fa pensare alle forti pressioni alle quali sono sottoposti tanti (tutti?) enfants-prodiges, agli scherzi che una carenza d'affetto (reale o presunta, comunque sia percepita) possa giocare, alla tragedia che può celarsi dietro un'errata interpretazione delle volontà e delle aspettative proprie/altrui, alla capacità di fingere di non cogliere i segnali d'allarme, che alcuni esseri umani sviluppano (come autodifesa?)... Certi punti del racconto sono, senza ombra di dubbio, molto romanzati ma resta una vicenda grossomodo possibile... almeno credo! Quel che ritengo assolutamente impossibile, è la decisione del magrebino... chi leggerà, vedrà! Non so niente a riguardo, ma la sua decisione mi sembra contro natura e priva di reali vantaggi per entrambe le parti in causa.
