La paura degli uomini. Maschi e femmine nella crisi della politica - Letizia Paolozzi,Alberto Leiss - copertina
La paura degli uomini. Maschi e femmine nella crisi della politica - Letizia Paolozzi,Alberto Leiss - 2
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Letteratura: Italia
La paura degli uomini. Maschi e femmine nella crisi della politica
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Descrizione


La paura degli uomini o quella che i maschi incutono quando si abbandonano alla violenza in guerra, per strada o tra le pareti domestiche. Ma è anche, forse soprattutto, la paura che provano gli uomini stessi di fronte all'evidente crisi di autorità che stanno vivendo. Politica e democrazia non sono mai state così deboli, le istituzioni economiche e finanziarie hanno perso credibilità con il crac dei mutui e delle banche. Tutti mondi ad assoluta predominanza maschile che ora sembrano sgretolarsi. La "questione" oggi, dunque, è quella "maschile", anche se non è affatto scontato che i protagonisti lo riconoscano... E le donne? Si dividono tra quante incassano la vittoria e si preparano a ricoprire ruoli di prestigio e quante guardano oltre. Perché, come dicono gli autori, "il femminismo non si è mai prefisso di far ottenere un posto di potere a una donna. Il femminismo desidera altro".

Dettagli

27 agosto 2009
158 p., Brossura
9788842815709

Valutazioni e recensioni

  • MASSIMO CASTELLI

    Da un pò di tempo a questa parte , circa cinque anni, si verifica il boom editoriale del libro "anti maschile", cioè un testo rivolto a spiegarci le nefandezze dell'universo dei maschi. Come intuibile questi stessi libri pongono invece il femminile su un piano di inattaccabile positività. "La paura degli uomini" di Letizia Paolozzi e Alberto Leiss aggiunge un altro mattone a questo edificio del culto della femmina. Il libro tocca temi interessanti quali i vari fenomeni mediatici come le celebri "veline" e il loro rapporto con la società e la politica, oppure l'aborto e il "caso Englaro". Tutto questo però è viziato da un punto di vista troppo partigiano e francamente ingenuo, un'analisi che non tiene conto in nessun modo del lato "meno positivo" delle donne. Per gli autori è l'uomo il problema, è Lui che provoca guerre e politiche corrotte, è ancora Lui che non permette alle donne di decidere sul proprio corpo e sempre Lui che non accetta che una vita ormai insostenibile possa terminare e insiste con accanimenti terapeutici. Questo è il pensiero comune: l'uomo è cattivo, portatore di morte e corruzione, viceversa la donna è buona, portatrice di vita e onesta su tutti i fronti........da qui si comprende come qualsiasi ragionamento a volte è sbarrato dal pregiudizio. La realtà è invece ben più impietosa con tutti, maschi e femmine. E' semplicemente un falso che tutti gli uomini vogliano e favoriscano i conflitti e le guerre, che nei casi più numerosi sono causati da convinzioni religiose che vedono in primo piano anche il sesso femminile,nessuno di voi ha mai ascoltato le convinzioni sul conflitto israelo palestinese delle donne di entambe le parti? gli esempi potrebbero continuare anche con gli interessi economici, dove le donne raggiungono gli alti vertici aziendali anch'esse diventano i rapaci della finanza che tutti conosciamo. Per quel che riguarda l'aborto la cosa è ancora più sconvolgente. Interi movimenti "per la vita" sono capeggiati da donne che non guardano in faccia a niente, tanto meno al dolore delle altre donne che affrontano un così delicato intervento. Lo stesso caso di Eluana Englaro, ha mostrato che ci sono donne assolutamente prive di empatia, invasate di politica quanto il più conservatore degli uomini. Le "veline" sono poi il caso più spaventoso perchè sono l'esempio vivente di cosa accade quando un solo sesso viene idolizzato. Perchè non esistono i "velini"?? sono solo gli uomini che non vogliono riconoscere l'importanza estetica dei ragazzi maschi? o non sono anche le donne, che la vanità eccessiva preclude questa possibilità? (questo argomento è molto complicato e saraebbe troppo lungo esporre qui la mia teoria). Questa favola bella di una donna migliore che viene schiacciata da un mondo maschile è giorno dopo giorno sempre meno credibile proprio perchè il femminile è già in molti posti chiave della società e in alcuni ci è sempre stata, mostrando che il male, voglio dire la parte oscura dell'essere umano, riguarda anche questa creatura troppo piena di sè per ammettere i suoi stessi errori.La questione esposta dai due autori è dunque, secondo il mio parere, parecchio superata. La vera, unica , autentica parità è quella tra esseri umani ed è molto lontana dall'essere raggiunta. Solo in una cosa si è sempre sperato e si spererà, di icontrare sul nostro difficile cammino delle persone migliori, al di là del sesso a cui appartengono.

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Foto di Alberto Leiss

Alberto Leiss

Alberto Leiss, giornalista, ha lavorato all’Unità fino al 2000. Ha collaborato con la Rai (La storia siamo noi) e ha tenuto corsi di storia dei media all’Università della Calabria. Si è occupato di comunicazione pubblica per il Comune di Genova e attualmente ricopre il ruolo di portavoce presso la Regione Liguria . Ha pubblicato con Letizia Paolozzi Voci dal quotidiano. L’Unità da Ingrao a Veltroni (1994) e Un paese sottosopra (1999).

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