E pensare che c'era Giorgio Gaber - Andrea Scanzi - copertina
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Letteratura: Italia
E pensare che c'era Giorgio Gaber
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Descrizione

«Gaber è stato uno dei più grandi pensatori italiani del Novecento e questo libro, prima ancora che un racconto appassionato dell’artista, è un atto d’amore.»


Andrea Scanzi racconta Giorgio Gaber a teatro da ormai dodici anni. La pièce, voluta dalla Fondazione Gaber e dunque anzitutto da Dolores Redaelli e Paolo Dal Bon, doveva essere una data unica a Voghera nel febbraio 2011. Da allora l’ha messa in scena più di duecento volte in tutta Italia, e continuerà a farlo finché sarà possibile: guai a dimenticare Gaber. Il volume è nella sua prima parte il testo – esteso e arricchito – del suo spettacolo omonimo, e dunque la storia della carriera del Signor G. La seconda parte ospita invece una corposa antologia di pensieri e parole che intellettuali, artisti e appassionati famosi (Baglioni, Cremonini, Fossati, Guccini, Luporini, Vecchioni e tanti altri) hanno scritto appositamente per questo libro. Ognuno ha raccontato il suo Gaber, e ognuno lo ha fatto meravigliosamente. Infine, alcuni aneddoti personali e qualche consiglio su come approcciarsi al corpus artistico di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, sodalizio inscindibile che ha portato in Italia il Teatro Canzone e firmato capolavori indimenticabili: Chiedo scusa se parlo di Maria, Buttare lì qualcosa, Quando è moda è moda, L’illogica allegria, Io se fossi Dio, Qualcuno era comunista. Il signor G ha sempre rifuggito la dimensione canonica discografica. Dal 1970 ha frequentato pochissimo tivù e studi discografici e – dunque – non è facile avvicinarsi a lui. Non si sa da dove cominciare, e questo libro vi aiuterà senz’altro.

Dettagli

174 p., Rilegato
9788831431217

Valutazioni e recensioni

  •  Angelo
    Buono per chi ha nostalgia di Gaber

    Per chi ha visto gli spettacoli teatrali di Gaber è un buon libro che riporta alla mente ricordi piacevoli e rivela aneddoti interessanti. La parte in cui vari personaggi dello spettacolo danno un'opinione su Gaber è inevitabilmente abbastanza celebrativa e a un passo dal risultare imbarazzante.

Conosci l'autore

Foto di Andrea Scanzi

Andrea Scanzi

1974, Arezzo

Andrea Scanzi è giornalista e scrittore, autore e interprete teatrale. Si è Laureato in Lettere nel 2000 con una tesi sui cantautori della prima generazione. Giornalista dal 1997, ha cominciato a scrivere per il "Mucchio Selvaggio". Successivamente ha collaborato con "Il Manifesto", "Il Riformista", "L’Espresso", "Rigore", "MicroMega", "Tennis Magazine" e altre testate.Ha scritto su "La Stampa" dal 2005 al 2011, per poi passare al "Fatto Quotidiano". Ha vinto il premio Sporterme 2003, il Coni 2005, e il Durruti 2010. Il primo libro pubblicato è stato l’autobiografia di Roberto Baggio, dei cui testi Scanzi è stato fra i curatori. Poi ha pubblicato con Limina, PeQuod, Giunti, Mondadori e nel 2011 Feltrinelli, con I cani lo...

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