Un libro che cattura, all’inizio credevo di non aver capito, di essermi persa qualche passaggio e allora cerchi di leggerlo con la massima attenzione. Fin dalle prime pagine si scambiano momenti avvincenti e momenti emotivi di riflessione, il ritmo è alto fino all'ultima riga. Ho fatto il tifo per Flap, ho pianto per Marlo, ho sostenuto Leda. E poi, il finale che ti lascia l’emozione anche dopo aver chiuso il libro. Il romanzo non è solo la storia di un singolo personaggio, ma un intreccio di relazioni complesse e affascinanti. Le amicizie tra i pari sono raccontate in un modo che graffia, intenso e profondo, mostrando come queste connessioni possano influenzare e cambiare la vita dei personaggi. Inoltre, la narrazione ti immerge in un contesto culturale suggestivo, evocando ricordi degli anni dell’adolescenza con quella musica e dei locali. La relazione tra genitori e figli è un altro punto forte del libro, relazione che si sviluppa con “non detti” e “percepito”. Viene descritta con una delicatezza e una sensibilità che colpiscono, mostrando sia le difficoltà che la bellezza di questo legame così complesso e profondo.
