Come detto da Ernia, disco da trentenne. Ma non un tentativo uscito male, semplicemente un azzardo che gli permette con successo di cambiare stile. Le produzioni sembrano seguire un unico filo conduttore creando un’atmosfera “adulta” in tutte le tracce. I testi non hanno bisogno neanche di commenti. L’azzardo vero e proprio sta, secondo me, nei ritornelli: linee vocali, melodie, trattamento della voce nuovi per Ernia. È un album che va apprezzato nel suo contesto: maturità e serietà. Per questo non mi dispiace rinunciare a pezzi ignoranti vecchio stile, in quanto è una scelta perfettamente in linea con il contesto: Ernia ha superato i trenta, ha una figlia ed è entrato in una nuova fase della vita e questo disco, con i suoi elementi nuovi, non è altro che lo specchio di tutti i suoi cambiamenti interiori.
