Perdute le figlie
In "Perdute le figlie" le storie che un accademico racconta alla sua bambina prima di andare a dormire si alternano alla vicenda di un gruppo di sostegno che si incontra ogni settimana al trentatreesimo piano di una fabbrica di ombrelli abbandonata, in cui i padri si riuniscono per ricordare le figlie scomparse, per condividere il dolore e alleviare il peso della mancanza. Al ricordo di questi genitori si sovrappone nel romanzo il coro delle ragazze perdute, in cui risuonano le voci di autrici come Mary Shelley, Charlotte Brontë, Charlotte Perkins Gilman e Virginia Woolf. "Perdute le figlie" è un romanzo che fonde la tradizione orale del folklore popolare con la sperimentazione stilistica, il racconto gotico con la speculazione distopica, offuscando le distinzioni tra genere e identità, storia e allegoria, esplorando questioni centrali della nostra contemporaneità come le relazioni tra padri e figlie, l’identità sessuale nell’infanzia e nell’adolescenza, i nuovi modelli di mascolinità o le basi ideologiche responsabili delle narrazioni in cui siamo immersi.
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Anno edizione:2025
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