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Anno edizione: 2011
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Vorrei citare le ultime 10 parole di questa storia, piccolissime parole di conforto dopo oltre 200 pagine in apnea... Ma so che rovinerebbero la lettura agli altri, perciò le conserverò come un mantra. Parole dolci, che alleggeriscono un testo asciutto e senza troppi virtuosismi. Una scrittura apparentemente spartana, ma che offre il privilegio di viaggiare nella mente dei personaggi. Un libro che merita il nostro tempo.
Straordinario romanzo di fantascienza, Tarkovskij ne ha tirato fuori un'interpretazione memorabile, ma è bene passare per di qui prima (o dopo)
In sei punti del pianeta sono ritrovati manufatti chiaramente alieni, come se fossero residui ultratecnologici e a noi incomprensibili di civiltà superiori. Questi punti sono detti "Zone" e sono pericolosi al punto che sono interdetti se non a guide esperte. Queste guide creano un commercio clandestino su questo, portandovi dietro lauto compenso turisti che possono appropriarsi così dei misteriosi manufatti. Uno scienziato durante una visita vi muore e una delle guide, Schuhart, scopre che la propria fidanzata è incinta. Ne nascerà una bambina mutante, chiamata "Scimmietta" per via della peluria che la ricopre. Qualche anno dopo, questa guida, insieme ad un'altra guida esperta, vi farà ritorno per recuperare la "gelatina di strega", ma si verificherà un incidente che renderà difficoltoso il ritorno e l'altra guida, Burbridge, dovrà subire l'amputazione di entrambe le gambe. Schuhart cade in una trappola e sarà arrestato. Fuggirà, contatterà il cliente che voleva comprare la gelatina per rivelargli dove è nascosta, a patto che consegni la somma pattuita alla moglie e alla figlia. Poi si costituisce ed è incarcerato per due anni. Alcuni anni dopo ancora, Schuhart farà ritorno nella Zona per recuperare la Sfera d'oro di cui a suo tempo gli aveva parlato Burbridge. Ad accompagnarlo ci sarà il di lui figlio, che sarà sacrificato per sfuggire ad una trappola. L'oggetto secondo Burbridge padre gli avrebbe restituito le gambe amputate. Ma Schuhart una volta arrivato alla presenza della sfera non chiederà nulla per sé o per la figlia mutante, interrogando invece la sfera su quali siano davvero i suoi desideri più reconditi. L'opera è stata tradotto anche come "Stalker", titolo usato anche da Tarkovskij per l'opera cinematografica che ne ha tratto.
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