E poi libri, e ancora libri - Federico García Lorca - copertina
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Letteratura: Spagna
E poi libri, e ancora libri
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Descrizione


"Non di solo pane vive l'uomo. Io, se avessi fame e mi trovassi invalido in mezzo alla strada, non chiederei un pane; ma chiederei mezzo pane e un libro. [...] Libri, libri! È questa una parola magica, che equivale a dire: amore, amore! Una cosa che i popoli dovrebbero chiedere, così come chiedono il pane o come invocano la pioggia per i loro campi seminati". (Federico García Lorca (dal discorso di inaugurazione della biblioteca di Fuente Vaqueros, suo paese natale) Quando nel settembre del 1931 García Lorca pronunciò queste parole, in Spagna, la Repubblica aveva trionfato da pochi mesi e la libertà faceva di nuovo la sua comparsa in un Paese a lungo oppresso dalla dittatura. Il poeta sosteneva che il motto di una Repubblica avrebbe dovuto essere: «Cultura!», poiché solo questa rappresenta la luce che può guidare un popolo nella costruzione di una società democratica e pacifica. Ed è dal discorso del grande poeta che Lucilio Santoni muove per porre una questione difficile e sempre attuale: perché quella passione che García Lorca mostra per la costituzione di una biblioteca viene spenta nel sangue (insieme alla sua stessa vita) solo cinque anni dopo? Perché i libri, che il poeta pone al centro della nuova vita del Paese, non hanno impedito l'ascesa di una nuova dittatura? La riflessione di Santoni prende nutrimento, ancora, dai libri, dalla poesia, dalla vita, e approda a una risposta che è un verso poetico posto a titolo del suo saggio: E nell'anima aprire biblioteche.

Dettagli

19 gennaio 2017
112 p., Brossura
9788867086290

Conosci l'autore

Foto di Federico García Lorca

Federico García Lorca

1898, Fuentevaqueros (Granada)

Federico García Lorca è stato un poeta e drammaturgo spagnolo. Studiò legge (1915-18) a Granada, dove si laureò nel 1923. Dal 1919 risiedette soprattutto a Madrid. Oltre a D. Berrueta, professore di storia dell’arte, e al giurista F. de los Ríos, che lo incoraggiarono a pubblicare i primi versi (1917) in un giornale di Granada, e al musicista M. de Falla, che lo riteneva uno dei suoi migliori allievi, a Madrid ebbe molti amici, specialmente tra i frequentatori del centro culturale Residencia de estudiantes: Dalí, Guillén, Buñuel, Alberti, Dámaso Alonso, Cernuda, Aleixandre, Salinas, Diego, insomma tutta la cosiddetta generazione del 1927. Profondamente legato alla terra andalusa, trovò i suoi canali espressivi,...

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