C'è una ragazza, Irma, che nella prima adolescenza scopre di provare piacere nel dolore. Ricorre presto a pratiche di autolesionismo e dopo qualche tempo concede tutta se stessa a Lunes, un ricco sadico che la inizia a rapporti estremi. Tutto ciò in una società distopica e disumanizzata, governata da un sofisticato mega server che ha sostituito il tradizionale web e detta regole e comportamenti ai cittadini. In quel contesto di tecnocrazia estrema, Irma e Lunes sovvertono l'ordine voluto perché la nuova legge proibisce il dolore, il piacere e i sentimenti e loro proprio di quello si nutrono, in un trionfo di erotismo e carnalità estremi e assoluti. Per questo devono incontrarsi da clandestini, i loro rapporti andranno oltre ogni limite, quasi una forma di resistenza contro l’ordine sociale cui tutti sono soggiogati. Il racconto di tutto ciò viene fatto da Irma, che giace in un letto d'ospedale forse prossima alla morte, alternato dalle parole di Lunes che dà conto della sua storia e delle sue inclinazioni sessuali. Ma sul finale apprendiamo che un terzo personaggio, Enero, fratello di Lunes, ha sempre complottato nell’ombra, sia contro il sistema informatico al potere, sia inserendosi nelle scelte di vita del fratello. I mondi narrativi di Flor Canosa ci mostrano uno sguardo inquieto e inquietante sul dominio della tecnologia e sulle sue derive, sulla forza devastante e irrefrenabile delle pulsioni, delle passioni, dell'eros, che si scatenano proprio perché proibiti. La scrittura è scabrosa, graffiante, diretta e senza filtri eppure, al netto di tutte le situazioni perturbanti, emerge dalle pagine del romanzo una struggente, insostenibile, maledetta, distruttiva e dolorosa storia d’amore che ti cattura l'anima. Consiglio fortemente. Difficile trovare in giro un romanzo di questa portata.
Polpa
Ha dodici anni Irma quando scopre il dolore. Si è appena punta con le spine di una Santa Rita, e tutto sta per cambiare. Anni dopo, Lunes la incontra da adulta, e se ne innamora. La loro passione è indomabile, nasce dalla presa di coscienza dei corpi, da una fisicità spinta all'estremo, vissuta senza alcuna remora e nessuna attenuante. Lunes è affascinato dalle aberrazioni, le cerca nel deep web, nella letteratura messa al bando: pensieri, teorizzazioni, pratiche oscene che poi sperimenta con Irma. Dal chiuso di un ufficio governativo, Enero li segue segretamente. Si nutre della loro relazione clandestina. Assapora quell'affinità misteriosa e selvaggia. E medita di sovvertire il regime. In una società in cui il dolore è proibito, i protagonisti si muovono come invasati, avvinti, soggiogati a pulsioni febbrili. Nella città-stato che ha assoggettato i corpi vietando ai suoi cittadini ogni emozione, l'immoralità di un amore diventa l'innesco per ribellarsi al controllo del potere e instaurare un ordine nuovo. Polpa è un romanzo pulsante e carnale, fatto di nervi e viscere scosse da tremori e da orgasmi. La scrittura di Flor Canosa traccia la precisa autopsia del presente e ne disegna le topografie terminali, parla di ciò che ci aspetta dietro l'angolo con uno straordinario equilibrio, tra costrutti sociali già ipotizzabili e visioni di un futuro delirante, immaginifico.
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Letteratura di qualità 08 dicembre 2025un romanzo superconsigliato
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giordano 24 novembre 2025Un romazo distopico visionario
Il romanzo ha un forte impianto ideologico, non solo aspetti legati al sangue e al sesso, e trae forse ispirazione dalle idee rivoluzionarie nichiliste del marchese De Sade, per il quale il sesso era strumento potente capace di rovesciare le convenzioni morali di un'epoca. La struttura del romanzo rientra nel genere distopico, visionario, e di certo metaforico. La società prefigurata mostra due categorie di persone: quelli dentro il sistema, tra cui si distinguono gli obbedienti al sistema e gli uomini-bestia, fuori da esso e per questo liberi. I primi possono accedere grazie al denaro a esperienze al limite, proibite, ma dense di emozioni, di fatto la valvola di sfogo sociale a garanzia della continuità del pensiero unico. Il meccanismo di controllo attuato sugli uomini (e per questo l'autrice cita il pensiero di Michel Foucault) si avvale del "principio dei diritti sospesi" per cui il terrore viene instillato attraverso l'ansia della "pena che nessuno conosce" peggiore della morte. Irma bambina scopre il dolore, la colpa, a causa delle spine di una pianta, e anche la consapevolezza dell'esistenza della polpa dentro di sé. L'incontro con Lunes, sadico narcisista è determinante. Enero invece è il controllore destabilizzante di un panopticon sociale rivoluzionario. Manipola il fratello per i suoi scopi, sperimenta e programma. Entrambi sono dei sovversivi in modi diversi, ma il controllo ce l'ha lui. Trovato l'uomo giusto per realizzare il progetto, Enero procede alla fase finale. Le persone conosceranno la pena prima solo paventata.
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