A me di solito i sequel, di ogni genere, non entusiasmono particolarmente, ma non è questo il caso; Welsh riesce a dare un ottimo seguito alle vicende narrate in "Trainspotting", una lettura scorrevole (tranne in alcune parti monotone) che mi ha appassionato ed inccollato alla lettura. La struttura con i tanti snodi narrativi, a veder bene, sembra anche più elaborata rispetto a quella di "Trainspotting", ogni personaggio a cui viene dedicato un capitolo è ben delineato nel suo micro-mondo all'interno del libro; l'attesa per lo "scontro" tra Mark e Begbie è uno dei punti focali del libro, alla fine aspetti solo quello, e vale la pena aspettare la fine perché la chiusura è decisamente ottima con colpi di scena che non ti aspetti.
