Prigioniero a Cefalonia. Diario 1943-1945
«Poco lontano il mare è testimone della nostra tragedia: lo possiamo vedere ma non lo possiamo raggiungere.» Angelo Scalvini è un ragazzo quando viene assegnato alla Divisione Acqui, il 13 gennaio 1943: per mesi respira la calma apparente dell’isola greca e annota nel suo diario le giornate sempre uguali in quel presidio sperduto nel Mediterraneo. Poi, sul finire dell’estate, si diffonde la notizia dell’armistizio. Il suo diario di guerra diventa così la testimonianza dei giorni febbrili della resistenza della divisione italiana contro i Tedeschi e della prigionia dei sopravvissuti nel campo di Barauka, nella Russia Bianca, e di Danzica, durante i mesi della disperata ritirata delle truppe tedesche. Un’odissea senza fine e la storia di un ritorno a casa segnato dal dolore, ma anche dalla voglia di ricominciare, in memoria di quei 7.000 compagni morti in Grecia, alla fine di settembre del 1943.
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Anno edizione:2022
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