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Anno edizione: 2009
Anno edizione: 2010
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Boom ovvero La strana avventura sul pianeta Plonk di Mark Haddon è la storia di Jim, un ragazzino inglese vivace, normale. Il padre, appassionato di modellismo, ha appena perso il lavoro e passa le giornate sul divano, la madre lavora in centro, la sorella Becky ha sedici anni e ascolta death metal e esce con Terry, un tizio dai "capelli unti e due megabasettoni con pezzi di colazione impigliati dentro", il quale per via di un'acne selvaggia che gli ha bucherellato la faccia, viene chiamato Scarface. Jim e Scarface si odiano, ma Scarface ha diciannove anni e la cintura nera di kung fu, Jim cinque anni di meno e le mani molto più leggere. Jim è un ragazzo normale, con i suoi pensieri, le sue fantasie, i suoi problemi con la sorella, le sue paure, e il suo migliore amico, Charlie, un ragazzetto sveglio e simpatico. Un bel giorno nella vita di Jim, una fetta di pane e marmellata di uva spina si spiattella sulla faccia di Scarface, proprio mentre stava riportando Becky a casa e proprio mentre Jim stava in terrazzo a mangiare una bella fetta di pane, marmellata di uva spina e formaggio Leicester. Scarface vuole fargliela pagare a quel moccioso di Jim, ma Becky suggerisce non in casa, perché altrimenti la madre la spella viva. Becky per mettere un po' di sale sulla coda e strizza al fratello Jim, si inventa che a scuola ha sentito dire che i professori lo stiano per mandare in un istituto speciale, quelli per ragazzi con problemi di apprendimento, uno di quegli edifici con le sbarre alle finestre, professori ultra severi e antipatici. Jim morde un po' il freno e non vuole credere alla sorella maggiore, sospettando una grande e grossa bugia per intimorirlo e offenderlo. Ma bastano pochi giorni a scuola, un bel po' di autosuggestione e Jim finisce per credere alla storia della scuola speciale. Si confida quindi con il suo migliore amico Charlie che, per tirarlo fuori dai guai, si inventa di piazzare un bel walkie-talkie in sala professori prima della prossima riunione del corpo docenti, per scoprire se veramente debbano parlare anche della situazione scolastica di Jim. Il pomeriggio della riunione, zitti zitti nella palestra della scuola, appiccicati al secondo walkie-talkie, Jim e Charlie ascoltano con entusiasmo e gusto del proibito prima, e con noia e sbadigli poi, le conversazioni che si tengono in sala docenti. Alla fine, la storia dell'istituto speciale per Jim non esce fuori, quindi un bel sospiro di sollievo: la sorella di Jim voleva solo mettergli paura e prenderlo per bene per i fondelli. Ma proprio alla fine della riunione, dopo che tutti i professori hanno lasciato la sala docenti, Jim e Charlie sentono chiaramente due insegnati che una volta rimasti soli, cominciano a parlare tra di loro in un linguaggio incomprensibile, fatto di tante consonanti e vocali incollate una dopo l'altra, indecifrabili per Jim e Charlie. Gasato da Charlie, Jim segue l'amico in un'azione di spionaggio e investigazione per scoprire cosa nascondano quei due professori che a scuola non avevamo mai visto prima parlare tra di loro. Parte quindi una storia simpaticissima e dolce che mi ha fatto volare tra le pagine di questo libro di Mark Haddon. Una storiella simpatica e gradevole, vissuta attraverso il linguaggio e la fantasia di un ragazzino normale, dove un'amicizia e un'innocente curiosità trasportano Jim e Charlie in una splendida e dolce avventura. Questo libro di Mark Haddon venne pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1992 con l'improbabile titolo Gridzbi Spudvecth!, "un nome davvero assurdo da dare a un libro", e, complice l'impronunciabile titolo, non ebbe molto successo. Verso la fine del 2007 l'autore riceve una lettera da una scuola elementare in cui un'insegnante gli comunica che da anni leggeva proprio quel libro ai suoi alunni. È arrivato il momento per Mark Haddon di fare quello che ha sempre tralasciato di fare: mettersi nuovamente su Gridzbi Spudvetch! armato di forbici e bisturi. "A fine operazione, per un verso o per l'altro avevo cambiato praticamente ogni frase del libro. E avevo scelto anche un nuovo titolo. Un titolo che vuol dire qualcosa anche se non avete letto la storia. e chiunque lo sa pronunciare". E il risultato è una bella storia, dove si ritrova un Mark Haddon come nel libro Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, ma con tutto l'umorismo presente anche in Una cosa da nulla.
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