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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2019
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Per me, che sono un’appassionata di gialli e di gialli nordici in particolare, posso riconoscere che anche in questo romanzo Camilla Läckberg abbia fatto centro. Più lungo dei precedenti, stavolta l’autrice si è allargata molto sugli aspetti sociali delle vicende creando “storie nella storia”, quasi che l’omicidio di Linnea sia un espediente per scandagliare altre situazioni e aprire altre porte. Questo ampliare lo sguardo sulla vita contemporanea è sicuramente un pregio per l’autrice, poiché pur narrando casi di cui possiamo leggere nella cronaca nera, l’abilità romanzesca ne fa assaporare veridicità e originalità.
Ho appena finito di leggere La Strega di Camilla Lackberg. Era il primo libro che leggevo di questa scrittrice, anche se tornando indietro partirei dal primo della serie invece che dall'ultimo. Protagonisti sono Patrick Headstrom ed Erika Falck, poliziotto e scrittrice, marito e moglie, che indagano sulla morte di due bambine, uccise nello stesso posto a distanza di trent'anni. Sullo sfondo corre parallela anche la storia di una donna condannata a morte per stregoneria nel 1670. Nel libro si parla anche di immigrazione, razzismo e integrazione. Ho imparato che tutto il mondo è paese e che l'ignoranza e l'intolleranza sono ovunque. Ma mi è piaciuto come è stato trattato il tema e soprattutto che la scrittrice abbia lasciato chiaramente trasparire quale sia il suo pensiero in merito.
Con questo nuovo romanzo la Lacherberg ci mostra uno spaccato inedito e per certi versi sorprendente della società svedese. E così scopriamo che problemi di grande respiro quali l immigrazione , il bullismo , i femminicidi non sono una prerogativa solo della realtà italiana . Sullo sfondo degli omicidi dì 2 bambine avvenuti a distanza di molti anni si intrecciano le vite e le vicende degli abitanti di Flavio. Perché tutto è collegato e spesso il male ha radici che affondano profondamente nel passato. Da leggere nonostante le seicento pagine e passa .
Recensioni
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