Il manuale descrive con passione e rigore una prospettiva socio-medico-sanitaria molto interessante e complessa, che aiuta tutti gli operatori dei settori di competenza ad arricchire la loro competenza professionale. E' un buon punto di partenza, per poi approfondire ulteriormente il percorso di ricercazione. Unico neo è la prospettiva piuttosto datata riferita alla musicoterapia e alle arti-terapie in generale, in cui non si fa alcuna menzione della disciplina della MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi, la quale sarebbe l'unica (rispetto al variegato panorama metodologico e tecnico presente nelle arti-terapie) ad essere coerente e implementabile rispetto alla prospettiva filosofico-metodologica che permea l'intero manuale. Come è possibile che, se dal punto di vista medico si contrasta la visione 'a compartimenti stagni' delle discipline e si suggerisce di andare verso la profonda interconnessione fra i vari ambiti disciplinari (interdisciplinarità), invece poi si rimane in una prospettiva settorializzante e iperspecialistica rispetto al campo delle arti-terapie? Auguriamoci che nelle prossime edizioni si cambi orientamento. Il contrasto è troppo stridente.
