Il quaderno di Maya - Isabel Allende - copertina
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Letteratura: Cile
Il quaderno di Maya
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Descrizione


Maya Vidal, l'adolescente protagonista di questo romanzo di Isabel Allende, caduta nel circuito dell'alcol e della droga, riesce a riemergere dai bassifondi di Las Vegas e, in fuga da spacciatori e agenti dell'Fbi, approda nell'incontaminato arcipelago di Chiloé. In queste isole remote nel Sud del Cile, nell'atmosfera di una vita semplice fatta di magnifici tramonti, solidi valori e rispetto reciproco, Maya impara a conoscersi e a conoscere la sua terra d'origine, scopre verità nascoste e, infine, l'amore. A queste pagine si alterna il crudo racconto della sua difficile storia precedente, una vita fatta di marginalità e degrado, solitudine e cattive compagnie, nella quale precipita dopo la morte dell'amatissimo nonno. Isabel Allende torna a raccontare la vita di una donna coraggiosa in un romanzo che affronta con delicatezza le relazioni umane: le amicizie incondizionate, le storie d'amore palpabili come quelle più invisibili, gli amori adolescenziali e quelli lunghi una vita. Un ritmo incalzante, una prosa disincantata per questa nuova prova narrativa che si tinge di noir e per l'ennesima galleria di donne volitive e uomini capaci di amare.

Dettagli

Tascabile
27 dicembre 2012
400 p., Brossura
9788807880001

Valutazioni e recensioni

  • Stefania
    La rinascita di un’adolescente e la magia del Cile

    La diciannovenne Maya Vidal ha pagato a caro prezzo l’adolescenza ribelle. Un vortice di alcool e droga che l’ha annientata, portandola in pochi anni a vivere ai margini della società, ha mendicato, si è prostituita, la mente e il corpo devastati dalle crisi di astinenza. Si è salvata ma deve fuggire, nascondersi perché testimone di reati federali. Dagli Stati Uniti raggiunge un arcipelago nel profondo Sud del Cile, paese di origine della sua famiglia paterna. Qui si trova immersa in una terra nella quale la natura la fa da padrona, nel bene e nel male, in una società che si è fermata, la vita scorre lenta seguendo le stagioni e la gente forma una comunità unita, nella quale tutti si aiutano, si sostengono, si scambiano beni e favori in un’arcaica forma di baratto, seguendo un protocollo non scritto ma che si tramanda di generazione in generazione. Maya è partita con poche cose, qualche vestito ed un quaderno, nel quale riporta senza tralasciare nulla i tre anni vissuti nell’inferno della droga e il percorso di rinascita che trova in questa terra remota. E si accorge che pensava di essere finta in un’isola alla fine del mondo invece si trova centro della galassia, perché riscopre i valori che pensava aver perduto: la famiglia, gli amici, l’amore. Un altro libro capolavoro di Isabel Allende che, oltre a dare vita a personaggi meravigliosi, parla della sua terra, il Cile. Un paese colpito da devastanti eventi atmosferici, dalle grandi piogge ai terremoti, sempre capace di rimettersi in piedi. Un paese che ha vissuto una guerra civile ed un regime che ha perpetrato violenze inaudite. Un paese magico, con case che trattengono gli spiriti e donne streghe che curano con rimedi naturali. Un paese dove la violenza familiare e l’incesto sono una piaga sempre aperta, un paese nel quale la vita e morte si tengono per mano.

  • gaga_
    Fantastico

    Come possiamo distruggerci da soli e come possiamo rinascere nel luogo in cui meno ce lo aspettavamo, in mezzo a persone e stili di vita molto diversi da quelli a cui siamo abituati

  • dolcifusa
    Praticamente il diario di una tossica

    Se avessi saputo che era il diario di una tossica, me lo sarei proprio risparmiato. Per tre quarti del libro non fa che parlare di alcolizzati, eroinomani, delinquenza e degrado, e anche quando salta al presente non è che migliori, tra spostati per varia e altra natura e noia totale. Il quarto e ultimo capitolo ha tirato su un po' il voto, facendomi ritrovare uno sprazzo della Allende che amo, ma onestamente è il primo titolo suo che non mi piace. Perché, al contrario di altri personaggi, a cui la Allende ti fa appassionare e vuoi continuare a leggere cosa succede loro, di Maya non vedresti l'ora di liberarti, ma sai che non succederà essendo l'io narrante del libro.

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Foto di Isabel Allende

Isabel Allende

1942, Lima (Perù)

Isabel Allende è una scrittrice e giornalista cilena, nata in Perù ma cresciuta con la madre in Cile. Dopo aver terminato gli studi a Santiago del Cile, lavora dapprima per la FAO, quindi si dedica a un giornalismo impegnato, scrivendo anche per il cinema e la televisione. Nipote di Salvador Allende, vive in esilio dal 1973, anno del golpe organizzato dal generale Augusto Pinochet Ugarte, al 1988, anno della caduta di Pinochet.In esilio scrive il primo romanzo, La casa degli spiriti (1982; ebbe una trasposizione cinematografica nel 1993).Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo insieme mito e realismo.In Italia è pubblicata da Feltrinelli.Tra le prime scrittrici latinoamericane a raggiungere fama...

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