Quaestiones et factorum species De vitiis virtuti religionis oppositis anno MDCCCXXXII a clero patavino definitae ac jussu et auspiciis
In 16 (cm 13 x 20), pp. IV + 60. Stemma episcopale xilografato al frontespizio. Brossura muta coeva. Pubblicazione a cura del clero padovano e del vescovo Modesto Farina con risposte a vari quesiti di natura teologica sui vizi che si oppongono alla pratica virtuosa della religione fra i quali: superstizione, sacrilegio, astrologia, magia, simonia, ecc... Le 'Quaestiones et factorum species' furono pubblicate per diversi anni su vari temi liturgici fra i quali i riti sacramentali, il matrimonio, la scomunica, la censura, il valore morale degli atti umani, ecc... Modesto Farina nacque a Lugano nel 1771, fu eletto vescovo di Padova da Francesco I d'Austria nel novembre 1820. Mori' a Padova nel 1856. "Le idee politico-ecclesiastiche del Farina affondavano le origini sia nel giansenismo pistoiese sia nel giurisdizionalismo febroniano, senza il rifiuto del primato del governo pontificio. Il Farina era in polemica con lo scolasticismo romano e con il curialismo tecnocratico lesivi, a suo modo di vedere, della liberta' di coscienza e della giurisdizione episcopale" (Gambasin, Il clero padovano e la dominazione austriaca, 1967, p. 14 e ss.).
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In 16 (cm 13 x 20), pp. IV + 60. Stemma episcopale xilografato al frontespizio. Brossura muta coeva. Pubblicazione a cura del clero padovano e del vescovo Modesto Farinacon risposte a vari quesiti di natura teologica sui vizi che sioppongono alla pratica virtuosa della religione fra i quali:superstizione, sacrilegio, astrologia, magia, simonia, ecc... Le 'Quaestiones et factorum species' furono pubblicate per diversi anni su vari temi liturgici fra i quali i riti sacramentali, il matrimonio, la scomunica, la censura, il valore morale degli atti umani, ecc... Modesto Farina nacque a Lugano nel 1771, fu eletto vescovo di Padova da Francesco I d'Austria nel novembre 1820. Mori' a Padova nel 1856. "Le idee politico-ecclesiastiche del Farina affondavano le origini sia nel giansenismo pistoiese sia nel giurisdizionalismo febroniano, senza il rifiuto del primato del governo pontificio. Il Farina era in polemica con lo scolasticismo romano e con il curialismo tecnocratico lesivi, a suo modo di vedere, della liberta' di coscienza e della giurisdizione episcopale" (Gambasin, Il clero padovano e la dominazione austriaca, 1967, p. 14 e ss.).
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