Capace di parlare e coinvolgere soprattutto un pubblico giovane, una bella storia che con delicatezza affronta temi importanti come quello della migrazione e della situazione complessa dell'Afghanistan, dell'importanza dell'empatia e della solidarietà, della formazione e la crescita in un periodo complesso come quello dell'adolescenza.. Anche se a tratti può risultare un po' ripetitiva, si riscatta anche grazie al colpo di scena finale. Un'occasione per riflettere.
Questa notte non torno
Libro vincitore della 1.ma edizione del Premio Campiello Junior per opere di narrativa e poesia per ragazzi
Finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022. Categoria 11+
Aziz e Mattia si incontrano per caso una notte: Mattia è scappato di casa e Aziz, dopo il lungo viaggio, è arrivato in Italia e dorme vicino a una siepe, solo e affamato. Mentre Mattia gli dà da mangiare il poco che ha e lo accoglie nel suo rifugio segreto nei sotterranei di una scuola, Aziz gli racconta la sua storia. Nella notte, però, Mattia si accorge che il ragazzino afghano scotta e ha la febbre alta. Cercando di aiutarlo, Mattia scopre la vera identità di Aziz, che non è affatto chi sembra. Un finale inatteso per una storia che alterna ai colpi di scena la scoperta più emozionante: quella dell'amicizia, dell'amore, dell'umanità. Età di lettura: da 12 anni.
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:29 aprile 2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Lettrice83 10 gennaio 2025Un buon libro per riflettere
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alex.mel 12 aprile 2023Lungo, noioso, personaggi piatti
Personaggi piatti, senza una vera evoluzione. L'unico plot twist è alle ultime 3 pagine e non ha una vera utilità per la morale. Libro lungo in termini di storia e con dettagli ovviamente superflui. Non lo consiglio pur trattando di una tematica importante e da conoscere.
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SIMONETTA MENTA 01 agosto 2021
Ho letto il libro tutto d'un fiato. Mi è piaciuto tantissimo, una scrittura elegante e ricercata che ti coinvolge e ti cattura. Bello riconoscere la cornice di Udine, la mia città . Bellissima la storia che in fondo è il paradigma di moltissime storie simili dei nostri giorni. Ho apprezzato la cura minuziosa con cui è stato raccontato il "dolore", seppur di natura diversa, nei due protagonisti. Un dolore che diventa catartico, che riesce a sublimarsi e a trasformare i pregiudizi in umanità , la rabbia in compassione. Viviamo in una società che ha troppi pregiudizi e non ammette di averli. Penso a quante volte ho sentito la frase "non sono razzista....ma ...". Questo libro scardina l' indifferenza e ci avvolge con la sua umanità . Questo libro è una pietra preziosa. Grazie all'autrice per averci raccontato con delicata sensibilità questa bellissima storia a lieto fine.
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