Racconti siciliani - Danilo Dolci - copertina
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Letteratura: Italia
Racconti siciliani
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Descrizione

In occasione del centenario della nascita di Danilo Dolci, uomo di svolta epocale nelle questioni sociali, considerato il Gandhi italiano, che negli anni Cinquanta spinse intellettuali e giornalisti a guardare finalmente al mondo degli ultimi, la rilettura dei suoi racconti, arricchiti con una Introduzione inedita di Franco Lorenzoni, rivela l’attualità e la necessità di un messaggio da affidare alle nuove generazioni.


La denuncia pacifista di Danilo Dolci, fatta di resistenza passiva, di pratica dell'obiettivo, di scioperi alla rovescia, di digiuni collettivi, di fusione dei diritti sociali nei diritti umani, fu un acuto pungolo che scosse dall'indifferenza le classi dirigenti e i protagonisti delle lotte sindacali. Il suo «metodo» presupponeva che per conoscere i poveri bisognasse condividerne i bisogni materiali e la condizione spirituale; e che per far conoscere i poveri bisognasse render loro la voce. Era ciò che chiamava «l'inchiesta»: la bocca dei piccoli che parla. E sono «inchiesta» questi racconti. Voci, vite vissute. Esse coprono tutto il ventaglio della stratificazione sociale della Sicilia arretrata di allora, e ci giungono in prima persona con un effetto straniante che offre anche il piacere letterario dell'opera di un poeta, quale Dolci era. Un cantore che consegna al lettore l'incanto di personaggi che sanno rappresentare il dolore di storie vissute in sogni magnifici di armonia con il tutto. Postfazione di Giuseppe Barone.

Dettagli

20 giugno 2024
448 p., Brossura
9788838946905

Valutazioni e recensioni

  • Ale
    La Sicilia. E le sue ombre dal passato.

    "Mio marito era il fratello di mia madre. Io non avevo voglia di sposarmi che avevo tutto pronto per farmi suora, ma l'ho dovuto fare" Danilo Dolci, triestino classe 1928, è solo un ragazzino quando, col padre, raggiunge Trappeto, durante la pausa estiva. È un lembo di terra dalla bellezza mozzafiato, piena di sole e case di pietra, la Trappeto che si mostra a Danilo. Non ha niente da offrire, se non miseria, fame disperazione, ignoranza. Sarà un viaggio che Danilo non dimenticherà mai. E non è un caso se decide di tornarvi nel '52, dopo l'università a Milano, l'esperienza poetica e quella a Nomadelfia. Trappeto non è cambiata: è ancora piegata dalla povertà, i capifamiglia non hanno lavoro, "le madri sono senza latte, i bambini ridotti a scheletri", le condizioni di arretratezza sociale, economica e culturale sono spaventose. È allora che Dolci inizia la sua attività di animazione sociale, raccogliendo storie dai diretti interessati, da quegli uomini e quelle donne che ogni giorno vivono vite invivibili, regalandoci un'immagine della Sicilia degli anni '50 e '60 che ripugna e fa arrossire, commuove e fa arrabbiare. Ma anche chiedere quanto, in realtà, sia cambiata. Interessante il capitolo 'Nonna Nedda', sulle modalità di cure mediche, particolarmente curiose, per non dire altro. Pagine crude, piene di dolore e disillusione, testimoniate da un uomo che con uno sciopero della fame fece costruire fogne e distribuire l'acqua potabile, costruire asili e che salvò una famiglia con quattro figlie piccole dal porcile in cui viveva insieme ad un porco gigante e alcune galline. Il 'Gandhi Siciliano', lo definí qualcuno, capace di smuovere le coscienze volgendo lo sguardo delle istituzioni agli ultimi, una figura ancora troppo poco conosciuta che andrebbe rivalutata per il bene delle nuove generazioni. E non solo.

Conosci l'autore

Foto di Danilo Dolci

Danilo Dolci

1924, Sesana

Danilo Dolci è stato scrittore, poeta, intellettuale e attivista. Ha svolto un’attiva opera di assistenza sociale nelle aree depresse del Mezzogiorno, di cui, con i suoi scritti fra inchiesta sociologica e romanzo, ha indagato e illuminato i problemi: Banditi a Partinico (1955), Inchiesta a Palermo (1957, Premio Viareggio), Spreco (1960), Conversazioni (1962), Racconti siciliani (1971), Chissà se i pesci piangono (1973), Non esiste il silenzio (1974), Da bocca a bocca (1981). Ha pubblicato anche raccolte di versi (Poesie, 1956; Creatura di creature, 1979 (Premio Internazionale Viareggio); Palpitare di messi, 1985). Nel 1957 gli viene attribuito in Unione Sovietica il Premio Lenin per la pace; nel 1970 viene insignito del Premio Socrate a Stoccolma per «l'attività...

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