La regina degli scacchi

Lo consiglio molto a coloro che ammano leggere trame che hanno a che vedere con gli scacchi, ho visto anche la serie, stupenda

L'autore in questo libro, come nel romanzo d'esordio, utilizza l'espediente del raccontare un gioco di nicchia con lo scopo di far riflettere il lettore sul reale significato della categoria di vincente e perdente. Sullo sfondo dell'America rurale nel pieno della guerra fredda, con tutte le sue contraddizioni, l'autore ci guida attraverso il mondo di Beth, la protagonista, fatto di un costante susseguirsi di sfide, la cui difficoltà "più che 'l doppiar degli scacchi s'inmilla". Fedele al suo stile di gioco, Beth distrugge tutto e tutti, finanche sé stessa, anche fuori dalle 64 case del tavoliere. E se è vero che gli scacchi sono il gioco del singolo, Beth capirà che dovrà affidarsi agli amici per salvarsi dalla spirale autodistruttiva, in cui si è sprofondata, e vincere… davvero.

Amo gli scacchi . Mio zio Gabriele m'insegno questo gioco a 11 anni . Vedendo la serie televisiva su Netflix e leggendo il libro ho ripreso a giocare a scacchi dopo una lunga pausa di 13 anni . Il protagonista del libro è una bimba geniale , orfana che impara presto a giocare a scacchi dal custode dell'orfanotrofio . La ragazza ha una memoria prodigiosa , gioca a mente intere partite a scacchi . Beth Harmon incomincia a battere tanti forti giocatori negli Stati Uniti . Vince tornei internazionali. Il suo sogno è battere il campione del mondo russo . Beth è un personaggio del romanzo pieno di conflitti interni , inquietudini , con problemi di pasticche ed alcool , un vero genio e sregolatezza. Riuscirà Beth ,a diventare la regina degli scacchi mondiale ? Chi non ha letto il libro e visto la serie in tv ,farò un regalo a se stesso se leggerà questo libro , bello e coinvolgente . Beth secondo è l'incarnazione letteraria della grande campionessa ungherese "Judith Polgar" chè strabiliò il mondo come il mozart degli scacchi , Judith divenne grande maestro di scacchi in giovanissima età , geniale come la nostra Beth Armon