L'autore in questo libro, come nel romanzo d'esordio, utilizza l'espediente del raccontare un gioco di nicchia con lo scopo di far riflettere il lettore sul reale significato della categoria di vincente e perdente. Sullo sfondo dell'America rurale nel pieno della guerra fredda, con tutte le sue contraddizioni, l'autore ci guida attraverso il mondo di Beth, la protagonista, fatto di un costante susseguirsi di sfide, la cui difficoltà "più che 'l doppiar degli scacchi s'inmilla". Fedele al suo stile di gioco, Beth distrugge tutto e tutti, finanche sé stessa, anche fuori dalle 64 case del tavoliere. E se è vero che gli scacchi sono il gioco del singolo, Beth capirà che dovrà affidarsi agli amici per salvarsi dalla spirale autodistruttiva, in cui si è sprofondata, e vincere… davvero.
