Le relazioni tra l'Opera di Santa Maria di Pisa e la Sardegna. I documenti (1082-1429)
L'Opera di Santa Maria era l'ente responsabile per la costruzione e la manutenzione del Duomo, del Campanile, del Camposanto di Pisa e fu dotata a questi scopi di proprietà, derivanti da donazioni e lasciti vari. Ben vista dai pontefici e dagli imperatori, l'Opera aveva dei possedimenti dovunque arrivarono l'influenza e la presenza pisane. Poteva vantare possessi, oltre che a Pisa, in Sardegna, in Oriente, in Corsica, e nel resto d'Italia. In altre parole, in tutti quei luoghi nei quali era presente un nucleo di cittadini pisani e di loro interessi, l'Opera diventava custode dei diritti e promotrice dell'attività e potenza dei suoi concittadini lontani dalla patria. Non è quindi errato sostenere che gran parte delle affermazioni conseguite da Pisa in Sardegna ebbe origine dai privilegi ottenuti dall'Opera e ad essa riservati. L'importante istituto pisano aveva ingenti possedimenti in Sardegna: chiese, case, poderi, greggi e armenti, un'innumerevole quantità di servi e ancelle, dei quali resta attestazione nei fondi documentari custoditi a Pisa, nell'Archivio di Stato e nell'Archivio Capitolare.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2020
-
In commercio dal:1 settembre 2020
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it