È la terza volta che inizio la lettura di questo libro e stavolta mi sono costretta ad arrivare fino alla fine. È la storia di Tommaso, ragazzo di strada, con problemi di bulimia e una grande passione per la matematica, che cerca di riscattarsi entrando nel mondo della finanza, in particolare in quella zona grigia di quella finanza criminale che influisce sempre più su crisi internazionali e vicende politiche. Tommaso vive in un mondo in cui il denaro comanda e deforma, dove il possesso è l’unico valore e le donne tutte si concedono, si vendono, si fanno sodomizzare in modo sbrigativo come nel più squallido dei mondi. Le immagini sono crude e decadenti, gli uomini e le donne senza speranza. Difficile da leggere, noioso da morire. Pessimo.
Resistere non serve a niente
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Molte inchieste ci hanno parlato della famosa "zona grigia" tra criminalità e finanza, fatta di banchieri accondiscendenti, broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in Scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma è difficile dar loro un volto, immaginarli nella vita quotidiana. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt'altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l'unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un'olgettina intelligente e una scrittrice impegnata, un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Proseguendo nell'indagine narrativa sulle mutazioni profonde della contemporaneità, sulle vischiosità ossessive e invisibili dietro le emergenze chiassose della cronaca, Siti prefigura un aldilà della democrazia: un inferno contro natura che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente).
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Anno edizione:2012
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Anny 08 dicembre 2022
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ANTONELLA MORETTI 19 agosto 2013
Una volta di più si conferma che i premi letterari sono pilotati dalle case editrici. Questo libro è un concentrato di banalità, superficialità, luoghi comuni. L'autore, senza riuscirci, vuole scimmiottare Saviano e Busi cercando la prosa da cronista densa di particolari (prolissa e inutile), e l'argomento un po' osè che dovrebbe suscitare scandalo. Peccato che non riesce in nessuna delle due missioni. I personaggi non hanno il minimo spessore, appaiono e scompaiono inopinatamente, i dialoghi fanno pietà, il mondo che rappresenta è ormai una ridicola barzelletta. Insomma, 17 euro che potevano avere una migliore destinazione.
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