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Anno edizione: 2021
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La Sorbona, Les Deux Magots, il Café de Flore, l'Hôtel La Louisiane: sono luoghi avvolti da un alone leggendario, come tutta l'area di Parigi in cui sorgono, la mitica Rive gauche. Qui, tra gli anni Quaranta e Cinquanta, artisti e intellettuali straordinari hanno creato, combattuto, amato, vissuto; hanno assistito agli orrori della guerra e partecipato con entusiasmo alla rinascita della città. Dall'esistenzialismo al teatro dell'assurdo, dal jazz alle chansons, fino alla ricerca di una terza via in politica e al femminismo militante: gustoso e arguto, come lo ha definito Julian Barnes, Rive gauche è un viaggio letterario al cuore di un'epoca eccezionale attraverso le vite di chi l'ha resa indimenticabile.
«Poirier ha ricostruito la Storia con grande maestria: in questa passeggiata tra gli arrondissement, si ha davvero la sensazione di spiare i protagonisti dal buco della serratura, di ammirare i luoghi che li ospitarono, di ritrovare persone da tempo scomparse» – The New York Times
«Una magnifica ripresa di un’epoca affascinante. La Parigi artistica e intellettuale degli anni Quaranta rivive in modo intenso e memorabile in queste pagine. Rive gauche è straordinario». - William Boyd
Culla della fervente bohème del primo dopoguerra, alla fine degli anni Trenta Parigi è una città in attesa. Il presentimento della catastrofe pervade le lettere che Beckett manda a Dublino, appesantisce le anonime casse di legno in cui il direttore Jaujard fa nascondere i capolavori del Louvre, grava sulla scelta di Picasso di trasferirsi a Royan. È da qui, dall'angoscia di quei giorni, che Agnès Poirier sceglie di iniziare, perché per comprendere l'euforia della rinascita bisogna prima raccontare il dolore che la precedette. La Parigi degli anni Quaranta, infatti, è stata anche la Parigi occupata e straziata, percorsa da profonde cicatrici: proprio come l'architettura della città, quegli eventi hanno influenzato per sempre il modo di pensare e agire di chi li ha vissuti. Per i personaggi, tra i piú illuminati del tempo, che per nascita, caso o necessità si ritrovano nella Ville Lumière, la guerra è anche sprone alla riflessione e alla creazione. L'iconica Rive gauche fa da sfondo alla tenace vivacità culturale del periodo con i suoi tanti luoghi emblematici. Il Café de Flore e Les Deux Magots, spazi frequentati per bere, discutere, fumare, lavorare da protagonisti dell'epoca come Sartre e Camus; l'Hôtel La Louisiane, con le sue grandi camere rotonde, in cui elessero dimora anche Simone de Beauvoir e Juliette Gréco; il numero 5 della Rue Saint-Benoît, casa di Duras e simbolo dell'impegno della sinistra intellettuale; la monumentale Sorbona, la piú importante istituzione del sapere francese frequentata da studenti internazionali come Mailer e Seaver; Le Tabou, il jazz club seminterrato dove un irriverente Vian suonava la tromba. Molti di questi edifici esistono ancora, e mantengono piú o meno intatta l'aura magica di quel periodo.
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Agnès Poirier accompagna il lettore in dieci ricchissimi anni parigini, letterali e politici, privati e pubblici, alimentando costantemente la meraviglia propria di un turista. Con la sua copiosa e precisa attività di ricerca e interviste, riportate accuratamente nelle note a piè di pagina, si innalza sulla pagina la Parigi resa affascinante dalle più alte figure della letteratura, della politica, del cinema, resi così conoscenti al lettore: Madame Simone De Beauvoir, Sartre, Richard Wright, Albert Camus, Truffaut, che sono solo poche della miriade di stelle che all’epoca illuminavano la Rive Gauche. Resi coscienti anche dai cambiamenti politici, non si può far altro che mantenere in mente la meravigliosa Parigi, e la sua Rive Gauche, di Agnès Poirier.
Libro interessantissimo, con descrizioni accurate e precise. Pagina dopo pagina sembrerà di vivere a Saint-Germain-des-Prés con i più grandi artisti che animavano i café parigini negli anni '40.
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