Interessante l'approccio. Non si parla più di calorie ma di combinazioni chimiche degli alimenti. Molte idee sono stravolte da questo libro. Non importa più calcolare le colorie , ma quando si assumono i cibi e con quali altri alimenti. vietato il sale, lo zucchero, il vino ( ma non ci avevano detto che un bicchiere di rosso fa bene al cuore)? molto discutibile lo stile dell'autore, che definirei "personaggio" con un ego smisurato e che sprigiona antipatia pagina dopo pagina. Con ogni probabilità è fondamentalmente vero che la chimica influisce sul nostro corpo più di ogni altra cosa, ma chi se la sente di iniziare la giornata con un piatto di pasta e pranzare con chili di rosticciana? Buffa poi la distanza che l'autore prende dalle ricette "generiche" che inserisce al fondo del libro, così come le frasi ripetute che ogni caso è a se (certo lo sappiamo) e che dunque non si assume responsabilità. Perplessa
