LA ROSA D'OTTOBRE

Nel 1808 scoppiò in Spagna la "Guerra d'Indipendenza". Fu allora che Re Ferdinando VII di Spagna assistette a uno dei capitoli più vergognosi della storia del suo Paese. Cedette la corona a Napoleone e si rifugiò a Valençay, dove visse un esilio dorato. Durante la sua assenza, il 19 marzo 1812, le Cortes Generali, riunite nella città di Cadice, promulgarono una Costituzione liberale, che bandiva le vestigia assolutiste del periodo prebellico ma riconosceva il re come capo dello Stato. Al suo ritorno in Spagna nel 1814, a guerra finita e rompendo la promessa di giurare fedeltà alla Costituzione, ristabilì l'assolutismo, perseguendo ogni traccia di liberalismo. Durante la guerra, Juan Díaz Porlier raggiunse il grado di Feldmaresciallo (attualmente Maggiore Generale) grazie alle sue gloriose campagne contro i francesi nel nord della Spagna durante quei sei terribili anni. Nonostante i suoi numerosi successi, il maresciallo Porlier (26 anni) fu processato per collusione con il liberalismo e deportato da Madrid a La Coruña. Il suo fervore ideologico si diffuse al suo arrivo in questa città, la seconda più liberale della Spagna, dove si espresse contro il regime assolutista di Ferdinando VII nel 1815. In quest'opera, in cui tutti i personaggi, le situazioni e le battaglie sono reali, questa fase finale della sua vita è romanzata, riflettendo così la splendida avventura di Porlier, che occupò un posto d'onore nel pantheon del liberalismo eroico. Perfettamente documentate e magistralmente narrate, queste pagine sono parte della storia.