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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2017
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Peter Kupfer, noto per le sue storie mute o il dissegno in stencil, stavolta si cimenta con la parola e il colore per una storia al contempo politica e personale, per un americano in Messico alla ricerca di una nuova vita. Non una di quelle storie che affascinano nella sinossi eppure il risultato è brilante, tra narrazione che nella storia dello sfruttamento e la vita vissuta. Preso all'epoca a prezzo pieno senza pentirmene, adesso scontato è un vero affare
Il volume segue due storie parallele, solo inizialmente scollegate: da un lato quella di una farfalla monarca che emerge dalla crisalide da qualche parte sul bordo della Statale 87, iniziando così un lunghissimo viaggio che la porterà in Messico, dall’altro quella di Samantha e a suo marito Sam, pittore con un passato da entomologo, decisi a trascorrere un anno sabbatico a Oaxaca, nel Sud del Messico al fine di ricucire un rapporto che si è sfaldato, principalmente a causa delle titubanze dell’uomo su una futura paternità. Vincitore dell’Eisner Award del 2016, una sequenza di due pagine con “apertura a finestra”, che rappresentano la foresta di abeti Oyamel nei pressi di Morelia in Messico tappezzata di farfalle monarca, risulta di impatto e impossibile da dimenticare. Tanto più se si pensa che per arrivarvi c’è dietro tutto un viaggio “silenzioso” da parte delle farfalle, viaggio che ci accompagna negli Stati Uniti tra i “disastri naturali” di Katrina, lo “sfruttamento” del territorio di Monsanto, dalle grandi metropoli fino ad arrivare agli ambienti rurali del Texas e del Messico, facendosi inoltre portatore di un forte messaggio di denuncia ambientale.
Quando, leggendo una storia, hai paura di finirla troppo in fretta e una volta conclusa ti senti vuota, come se ti mancasse un pezzo, allora significa che quella storia ha saputo leggerti dentro e in qualche modo é diventata anche la tua. Ho appena concluso "Rovine" di Peter Kuper e sto soffrendo. Soffro perché guardarsi dentro fa sempre un po' male e vedere quanto un autore con le sue storie e i suoi disegni riesca a farti provare così tanto, lascia inevitabilmente un segno potente dentro di te. Due storie, due viaggi che scorrono paralleli lungo le pagine. Da una parte due coniugi che hanno perso la propria strada, sia individualmente che nel rapporto di coppia; e una farfalla monarca che compie il suo lungo viaggio scrutando dall'alto l'essere umano. "Rovine" è una storia di dolore, di perdita, di arte, di lotta. Apre una finestra sul mondo contemporaneo e sul nostro passato; sull'indolo dell'uomo di distruggere ciò che con fatica ha precedentemente conquistato. E alla fine tutto ciò che rimane sono le rovine: rovine di luoghi ma anche di noi stessi, a dimostrazione che la vita è una lotta continua alla sopravvivenza e che i veri distruttori della nostra specie siamo noi stessi. E' un romanzo grafico intenso, in cui l'autore usa degli ottimi espedienti per spiegare al lettore il contesto storico del Messico: attraverso ad esempio il libro di Sam, o l'indole da topo di biblioteca di George che deve sempre spiegare tutto ciò che sa ai propri interlocutori, ma anche attraverso la farfalla, che sorvolando luoghi d'ogni parte d'America, ci mostra dall'alto la sofferenza e la distruzione. Sono questi i due tempi principali, i fili conduttori. I protagonisti sono ben caratterizzati e alla fine del romanzo (e del viaggio) li troveremo cambiati, cresciuti: hanno finalmente preso in mano la propria vita, anche se ciò comporta (piccolo spoiler) la distruzione del loro matrimonio. I disegni sono molto avvolgenti e famigliari, non so come spiegarlo ma mi hanno fatta sentire a casa. Il tratto irregolare dei pastelli, i colori vivaci, la capacità espressiva di Kuper hanno reso questa storia ancor più coinvolgente.
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