Sabina Santilli. Da San Benedetto dei Marsi alla fondazione della Lega del Filo d'Oro
Sono i giorni di Pasqua del 1924 quando la piccola e curiosa Sabina, colta da meningite, perde per sempre vista e udito. Ce ne sarebbe abbastanza per trasformare la sua casa a San Benedetto dei Marsi in eterno asilo, come del resto capita in quel periodo a tante persone colpite dalla stessa sfortunata sorte. Ciò che si verifica negli anni seguenti in casa Santilli è invece l’inizio di una nuova era, per Sabina e per tutti gli altri pluriminorati che la incontreranno sul loro cammino. Così, nonostante i suoi occhi appaiano a lei stessa «come una macchina sfasciata», grazie alla propria tenacia, Sabina diventa il simbolo per molti nella sua stessa condizione, decidendo di dedicare tempo e sforzi alla causa dei sordociechi con la fondazione nel 1964, assieme ad «un coraggioso gruppo di amici», della Lega del Filo d’Oro. Attraverso un lungo lavoro di ricerca e grazie anche ai ricordi della sorella Loda, Roberto Cipollone ricostruisce la vita di una donna che ha fatto dei diritti e dei bisogni delle persone sordocieche la propria straordinaria missione, riuscendo a ispirare un nuovo approccio alla rieducazione e ad avviare il recupero di migliaia di compagni d’ombra e di silenzio.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:15 novembre 2024
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