Anno 2018. 4 marzo, si va al voto. Voto che con una legge elettorale non particolarmente chiara, consegna dei risultati discutibili, non accettati da gran parte dell’opinione pubblica. Comunque sia i protagonisti risultano essere il Movimento 5 stelle e la Lega. Dopo svariate vicissitudini viene a formarsi un governo di coalizione, davanti a un'opposizione che non si oppone, in quanto inesistente (cit.) Salvini e Di Maio non stanno assieme per affinità politica, ma per convenienza . Convenienza derivante da un contratto stipulato che riunisce 2 forze politiche, le quali 4/5 anni fa non volevano avere nulla da spartirsi; ora sono perfino in sintonia, in un centro; questo centro è rappresentato da un uomo che appare (finora) equilibrato: Conte. Governo che si ritrova in un contesto difficile da gestire, ereditato da governi che non avevano fatto nulla per rimediare le sorti dell’Italia. Ma questi giovani uomini "brillanti", Statisti, innovatori, belli e bravi sui social, sapranno inserire la marcia giusta per una ripresa del paese? È a questa domanda, in questo meraviglioso circo di Paese, che cerca di rispondere Andrea Scanzi, giornalista del “Fatto Quotidiano” che con stile originale, penna tagliente e ironica, riesce a conquistare i lettori senza la presunzione di voler dare certezze assolute. Come ogni bravo giornalista, Scanzi raccoglie informazioni, sui componenti del governo (sottosegretari compresi), analizza gli elementi che rendono il Salvimaio “Terza Repubblica” (governo con figure inedite, con uno scenario mai avvenuto) o “dilettanti allo sbaraglio” (prateria di esempi, tra tutti, Toninelli). Da quanto si evince dal pamphlet e dallo spettacolo teatrale, l'obiettivo di Scanzi è fare in modo che il lettore debba punzecchiare senza tregua i componenti dell’esecutivo, che devono ritrovarsi come un pugile all'angolo, martoriato dalla curiosità del popolo. Lo spettacolo teatrale è straordinariamente trasportante: il lessico provocante e ironico del giornalista e da ció che ama (Gaber, in primis) danno degli sputi in piú per avere un'idea sullo scenario politico attuale. M. Facco
Salvimaio. Dall'inciucio al populismo: terza Repubblica o dilettanti allo sbaraglio?
"Un governo Frankenstein e un'opposizione che non si oppone, tra l'agonia tragicomica del Pd e la spocchia sinistrorsa degli "alternativi". Un Berlusconi inesistente e gli "intellettuali" che con Renzi stavano zitti e adesso giocano ai ribelli. Con Salvini e Di Maio al potere, tutto quello che valeva fino a pochi mesi fa non conta più. Prima c'erano i gattopardi, ora dichiarati e ora travestiti da innovatori. Adesso ci sono gli scavezzacollo, i populisti, i sovversivi. Da una parte quasi tutta l'informazione, pronta a enfatizzarne ogni errore. Dall'altra un ambizioso "governo del cambiamento" che si sforza di stare unito, al punto da smussare le uscite del ministro Fontana, glissare sui tweet del leader leghista e trovarsi concorde (Fico a parte) sul caso Diciotti. Il Salvimaio va avanti tra il "sovranismo livido" della Lega e il "giustizialismo moralista" dei 5 Stelle, con Conte a far da collante. Ma quanto può durare? E con quali conseguenze per un Paese sempre più spaccato? Andrea Scanzi torna con un nuovo pamphlet, raccontando l'attuale scenario politico italiano. Da questo libro nascerà uno spettacolo teatrale".
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Anno edizione:2018
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In commercio dal:11 ottobre 2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Matteo Facco 20 dicembre 2018
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mirella defendenti 17 dicembre 2018
Un testo che parla del nuovo che avanza, tra l'altro è stato scelto per necessità da ampia parte degli italiani. Molti dubbi sulla nuova intesa lega-M5s, alcune certezze, incoerenze continue che sorgono costantemente e che vengono raccontate da una informazione con taglio antisistema. Effettuato con un lessico ironico e spesso provocatorio, senza dare risposte assolute, contribuisce a dare al lettore un motivo per aprire una discussione tra amici, mettendo a confronto idee politiche diverse.
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