Ho sempre scritto, bene o male. A sedici anni ho venduto il mio primo libro, un giallo con copertina azzurra. Copia unica, scritta a penna stilografica, comprata da mio fratello per ben cento lire, ovviamente spese in figurine dei calciatori. Quest’ultimo è un romanzo abbastanza serioso ispiratomi da un personaggio veronese, un amico. Volevo scriverlo con lui ma non sono riuscito a convincerlo e poi, d’un tratto, improvvisamente se n’è andato. A quel punto ho elaborato i ricordi e ho aggiunto delle parti che non ha fatto in tempo a raccontarmi. E non solo, ho aggiunto anche parti accadute a sua insaputa. C’è un filo conduttore veritiero: l’amicizia, il gioco d’azzardo, la mafia (non solo locale), la superstizione, i legami affettivi o quasi. Ma soprattutto c’è il bisogno di dileguarsi del protagonista, di allontanarsi dai problemi materiali, di fuggire dall’odio, dal denaro, dalle ingiustizie e il desiderio di non essere cercato e di cercare, forse, una religiosità laica. Henri Laborit negli anni settanta scrisse: «In tempi come questi la fuga è l’unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare». Diego, il co-protagonista del romanzo, pensava l’avesse inventata Jim Morrison.
Venditore:
-
Autore:
-
Editore:
-
Anno edizione:2099
-
In commercio dal:gennaio 2099
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it